Disinquinamento del Sarno, al via le condotte marine tra Torre del Greco e Torre Annunziata: 'Avremo un mare più blù'
Questa mattina cerimonia istituzionale
05-08-2025 | di Redazione

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La Costa Vesuviana si prepara a raggiungere uno dei traguardi ambientali più attesi degli ultimi decenni. Hanno preso il via questa mattina a Torre Annunziata, nell'area di cantiere allestita in via Solferino, le operazioni di varo delle condotte sottomarine funzionali al collettamento dei reflui di Torre del Greco al depuratore di Foce Sarno. Un'opera strategica, che segna un passo decisivo verso l'eliminazione degli scarichi in mare di Torre del Greco e che contribuirà in maniera impattante al disinquinamento del Golfo di Napoli e al rilancio dei litorali di Torre del Greco e Torre Annunziata. L'intervento, finanziato dalla Regione Campania con 35 milioni di euro e di cui Gori è soggetto attuatore, rientra nel programma Energie per il Sarno. Questa mattina la visita in cantiere e l'avvio delle attività di varo insieme al Vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. Presenti anche il Presidente dell'Ente Idrico Campano, Luca Mascolo, il capogruppo regionale del PD Mario Casillo, l'Amministratore Delegato di Gori, Vittorio Cuciniello, il Sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, la Vicesindaca di Torre Annunziata, Tania Sorrentino, e l'Assessore alla Mobilità e Infrastrutture urbane del Comune di Torre Annunziata, Daniele Carotenuto. L'obiettivo è eliminare gli scarichi in mare di Torre del Greco grazie a un nuovo collettore fognario lungo complessivamente 8,8 chilometri. L'infrastruttura permetterà di raccogliere e convogliare i reflui di 100.000 abitanti, attraverso sistemi di trattamento e sollevamento, fino al collettore comprensoriale già attivo a Torre Annunziata, che recapita all'impianto di depurazione di Foce Sarno. Il tracciato si compone di due tratti principali: 5,2 km di condotte sottomarine, che trasporteranno i reflui dal depuratore di San Giuseppe alle Paludi al nuovo collettore su Viale Europa; 3,6 km di condotte a gravità, che collegheranno il depuratore di Villa Inglese al collettore in galleria di Torre Annunziata. Tale ultimo tratto di collettore, di notevole complessità ingegneristica, è stato realizzato in parte con tecnologia ''no-dig'' per attraversare, in piena sicurezza e nel rispetto del territorio, aree densamente urbanizzate, ferrovie e tratti con roccia vulcanica. Tra le opere già completate rientrano i 3,6 chilometri di condotte a gravità e il nuovo comparto di pretrattamento dei reflui presso il depuratore di San Giuseppe alle Paludi, che ha già prodotto un netto miglioramento nella qualità delle acque trattate e restituite all'ambiente. L'intervento prevede, infatti, la riconversione dei due depuratori esistenti in impianti di pretrattamento e sollevamento, dotati di sistemi di telecontrollo e dispositivi per il trattamento delle acque meteoriche, per una gestione più efficiente e sicura. Sono state completate anche le opere civili e l'installazione delle apparecchiature elettromeccaniche presso il nuovo impianto di sollevamento in località Pagliarone, infrastruttura strategica per la funzionalità dell'intero sistema. "Quello di oggi rappresenta uno snodo fondamentale dell'intervento più complesso che stiamo portando avanti nell'ambito del programma 'Energie per il Sarno', il collettore di Torre del Greco. Con il varo delle condotte si aggiunge un altro tassello alle opere già completate a terra, all'avvio dei pretrattamenti presso l'impianto di San Giuseppe alle Paludi e all'entrata in esercizio sperimentale dell'impianto di Villa Inglese. Con il varo delle condotte vediamo ormai vicina la conclusione dell'intervento, prevista entro la fine del 2025. Completeremo finalmente lo schema di depurazione e collettamento anche per Torre del Greco". Così l'amministratore delegato di Gori, Vittorio Cuciniello. "È stato un intervento molto complesso, che ha previsto sia opere a terra sia opere a mare, come il trascinamento in galleggiamento di due condotte sottomarine fino al largo della costa di Torre del Greco, poi calate sul fondale e ancorate - ha aggiunto Cuciniello - Si tratta di un'opera tecnologicamente e idraulicamente molto avanzata, che oggi entra concretamente in una nuova fase. Abbiamo messo in campo tecnologie innovative e soluzioni ingegneristiche d'avanguardia, come la posa di 5,2 chilometri di condotte sottomarine e l'impiego della tecnologia 'no-dig' per attraversare aree urbanizzate, ferrovie e zone con complessità geologica, nel pieno rispetto dell'ambiente e della sicurezza. Il progetto prevede anche la riconversione dei depuratori esistenti. "Questi impianti - ha spiegato l'Ad di Gori - consentiranno di gestire in modo più efficiente e sicuro l'intero ciclo delle acque, garantendo standard qualitativi elevati e benefici concreti per l'ambiente marino e costiero. Il nostro impegno - ha affermato - è quello di procedere con rapidità, qualità e trasparenza, per consegnare al territorio un'opera destinata a produrre benefici duraturi''. In chiusura, Cuciniello ha quindi ringraziato la Regione Campania, Ente idrico campano e le amministrazioni comunali per la "collaborazione costante e costruttiva" che ha reso possibile l'avvio del progetto. ''Questo - ha concluso - è un esempio concreto di come, lavorando insieme, si possano realizzare opere complesse che migliorano la vita delle persone e contribuiscono alla tutela del nostro mare''. "Oggi segniamo un passaggio storico per la Costa vesuviana e per il Golfo di Napoli. Con il varo delle condotte sottomarine di Torre Annunziata, diamo il via a un'opera attesa da decenni, che eliminerà gli scarichi a mare di Torre del Greco e restituirà qualità al nostro mare". Lo ha detto il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola.
Un vero e proprio "puzzle" di interventi, per Bonavitacola. "Oggi ancora troppi reflui non raggiungono il depuratore di Foce Sarno, che ha invece potenzialità non sfruttate - ha sottolineato - Quest'opera è un tassello fondamentale, perché colletta i reflui di un comune importante come Torre del Greco, senza attraversare i centri abitati. La sua imponenza è sotto gli occhi di tutti: un'opera di grande ingegneria idraulica e marittima". Bonavitacola ha quindi illustrato il modello organizzativo alla base dell'intervento, definendolo uno "schema 3 più 1", fondato sulla collaborazione tra Regione Campania, Ente idrico campano e Gori, con il coinvolgimento diretto del Comune in cui l'opera si realizza, in questo caso Torre del Greco, con il supporto logistico di Torre Annunziata. "Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è completare nei prossimi anni il disinquinamento del Golfo di Napoli, risolvendo il problema degli scarichi non trattati. Interveniamo su più fronti: potenziamento degli impianti, modernizzazione delle reti, gestione delle acque meteoriche. Solo così - ha affermato - garantiremo una vera svolta ambientale". Infine, il vicepresidente ha ringraziato tutti i soggetti coinvolti: ''Gori per la capacità tecnica e gestionale, l'Ente idrico campano per il coordinamento, i Comuni interessati per la collaborazione. Ora bisogna andare avanti con rapidità e determinazione: ogni giorno guadagnato - ha concluso - è un passo in più verso un mare più pulito e un futuro migliore per la nostra costa".
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