Aggredito perché aveva maglietta e mascherina della Salernitana. Ha dell’incredibile quanto accaduto a un ragazzino di 12 anni, aggredito in via XXV luglio a Cava de’ Tirreni.

Due città, Salerno e Cava, storicamente rivali dal punto di vista calcistico ma strettamente legate dai loro confini. Il fatto è stato denunciato attraverso i social dalla zia del giovane e i carabinieri stanno indagando.

"In uno dei negozi in cui sono entrati per fare compere, si sono visti accerchiati da una ventina di ragazzi che volevano picchiare il ragazzino", si legge nel post diffuso dalla donna. "Mazze sui cruscotti delle auto, ragazzi che urlavano a mia nipote di far uscire il bambino" che, secondo quanto scritto dalla zia, "è dovuto uscire dal negozio spogliato".

I carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore, agli ordini del comandante Rosario Di Gangi, stanno procedendo d'iniziativa (al momento non ci sono denunce alle forze dell'ordine) per ricostruire quanto accaduto. Al vaglio dei militari ci sono anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.

Solidarietà è stata espressa dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, che ha rivolto "un abbraccio fortissimo al bambino tifoso della Salernitana ed ai suoi familiari". "L'episodio è gravissimo, la responsabilità dei bulli aggressori è evidente. Confido che saranno individuati e puniti adeguatamente. Sono assolutamente consapevole che si tratta di un esiguo manipolo di sconsiderati che nulla hanno a che vedere con la civilissima città di Cava e con la vera tifoseria metelliana".

"Sarò felice, se il bambino ed i suoi familiari lo vorranno, averli accanto come miei ospiti in occasione della prima partita della Salernitana nella prossima stagione. Viva lo sport! Abbasso la violenza", ha concluso il sindaco di Salerno.

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