Don Luigi Ciotti, Presidente dell'associazione Libera Nazionale contro le mafie, è stato ospite anche se per poche ore nella sede di Libera a Portici proveniente dall’incontro con il Vescovo della Diocesi di Napoli Domenico Battaglia definito suo grande amico. E’ stato accolto dal Presidente Leandro Limoccia con volontari, rappresentanti di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi, parrocchi esponenti della Caritas che nell’incontro con Don Ciotti  hanno ancor più acquisito il senso della appartenenza a una comunità che agisce con l’impegno “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità, la diffusione delle illegalità e il dominio mafioso del territorio e secondo principi di giustizia sociale, di pace di solidarietà, di cui Don Ciotti è primo portatore.

Ogni rappresentante  nel porgere un saluto di benvenuto a Don Ciotti, ha spiegato quali sono le iniziative che si  svolgono nell’ambito delle associazioni cui appartengono e del loro collegamento con Libera Portici e come esse siano  promotori di sempre nuove iniziative utili alla collettività. Sono state esposte alcune delle passate e delle recenti iniziative attuate da Libera Portici come lo sportello legale, lo sportello sanitario, la creazione di una rete a favore di ragazzi  bisognosi, di persone con difficoltà familiari, sociali e poi  le iniziative di aiuti materiali come la distribuzione di pacchi alimentari alle famiglie disagiate del territorio. Senza dimenticare gli aiuti  inviati  alle popolazioni della martoriata Ucraina. Il presidente Limoccia ha poi anticipato che entro dicembre Libera Portici farà un salto di qualità facendo nascere una Fondazione sul tema lotta alla povertà.

Don Ciotti si è mostrato molto soddisfatto e grato per l’attività della sede di Portici diretta dal Presidente Limoccia, e ha informato  che è giunto il tempo di rifondare  l’associazione nazionale nelle modalità nei percorsi, nel governo, con proposte nuove perché dopo tanti anni  si è rinnovata anche la società.  Così stabiliscono però anche le regole dell’associazione medesima che impongono cambiamenti alla governance e nuove impostazioni in relazione alle Politiche Sociali delle Nazioni.

"Non basta oggi tagliare la mala erba rappresentata dalle nuove mafie, camorre e criminalità organizzata - ha dichiarato Don Ciotti -  bisogna estirpare alla radice, perché loro hanno i mezzi , ma per farlo  si ha bisogno di una dimensione culturale nella sua accezione più ampia e di una battaglia sociale". Don Ciotti infine ha parlato dell’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, dell'educazione alla legalità democratica, dell'impegno contro la corruzione, di progetti  di  attività antiusura per alimentare il cambiamento etico, sociale e culturale necessario per spezzare alla radice i fenomeni mafiosi e ogni forma d'ingiustizia, illegalità e malaffare. Don Ciotti ha elogiato i percorsi educativi associativi svolti  in collaborazione con Libera Portici nell'intento di favorire la creazione di una comunità alternativa alle mafie.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"