Salvatore Carfora, il 39enne di Torre Annunziata, fermato questa mattina ad Otranto per l'omicidio di Sonia Di Maggio, la sua ex fidanzata, "non ha fornito una confessione piena, piuttosto una confessione implicita perchè se uno ti porta a recuperare l'arma del delitto è come se avesse confessato".

Lo ha detto il questore di Lecce Andrea Valentino, che è nel commissariato di Otranto dove si trova ancora il presunto omicida in attesa di essere portato in carcere. "Non ha nemmeno dato - ha aggiunto - una spiegazione chiara di quello che ha fatto. La dinamica ci fa propendere per l'idea che fosse lei l'obiettivo, anche per il numero delle coltellate che sono state tutte rivolte nei confronti della donna". Il questore ha anche precisato che Carfora "appare poco lucido", anche perchè è "un personaggio che già di per sé è poco lucido e dopo una situazione del genere, ovviamente lo è ancora di più".

L'uomo ha detto di volere aiutare gli investigatori a recuperare l'arma usata , ma - ha precisato il questore - "un po' perchè poco lucido, un po' perchè la zona è una zona di campagna, non è riuscito più a trovare il posto". Carfora è un senza fissa dimora e negli ultimi tempi dormiva in un dormitorio pubblico presso la stazione di Napoli.

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