E’ in aumento ogni anno il numero delle donne vittime di violenza. Le cronache sono ormai piene di femminicidi, omicidi, ferimenti e lesioni che lasciano segni sia fisici che psicologici. Tutte conseguenza delle gravi azioni perpetrate in prevalenza dal partner, degenerano spesso in  violenza sessuale. Azioni che diventano devastanti per chi le subisce, azioni che, tra l’altro, spesso non si concludono  in un singolo episodio e le donne ne portano le conseguenza a lungo .

Per questo anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità è scesa in campo per far sapere  che la  violenza sulle donne è  divenuto ormai  un importante problema di salute pubblica. Molti studi e indicazioni dell’Oms hanno provato a mettere a punto sistemi e strategie di prevenzione, e iniziative volte a rendere la società in generale consapevole del problema della violenza domestica e a indurre a denunciare le persone violente.

L’amministrazione comunale di San Giorgio a Cremano guidata dal Sindaco Giorgio Zinno si è mostrata da sempre sensibile al problema della violenza sulle donne e dopo essere scesa in campo negli ultimi anni con iniziative come la realizzazione di un Centro Antiviolenza, la casa per donne maltrattate, il pronto intervento sociale, la Consulta per le Pari Opportunità e le tante iniziative di sensibilizzazione organizzate insieme alle scuole e alle associazioni da oggi ha deciso di dedicare pure un seggio dell’assise comunale a chi ha subito e subisce soprusi e violenze di genere. Così nell’ aula consiliare Aldo Moro, ora un seggio è virtualmente occupato da ogni donna vittima di violenza aderendo così anche alla campagna di sensibilizzazione nazionale “postooccupato.org”. E’ un gesto simbolico per tenere alta l’attenzione su un tema drammaticamente attuale.

“La violenza sulle donne è un problema culturale e una responsabilità sociale che riguarda tutti senza distinzione – ha detto il primo cittadino -  veniamo continuamente a conoscenza di storie di donne abusate e di fronte ad esse soffriamo, ci arrabbiamo e ci indigniamo. Trasformiamo questa indignazione in azioni concrete, facciamo tutto ciò che possiamo per dare voce a chi non ha più voce, ma anche ai familiari delle vittime. Le donne che ogni giorno subiscono violenza fisica e psicologica sono migliaia, da qui le molteplici iniziative che inizieranno a novembre e dureranno l’intero mese con le scuole e il CAV (Centro antiviolenza)".

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