(Castellammare di Stabia, Mario Di Capua). Vince la Juve Stabia, convince e si rammarica il Giugliano che domina per lunghissimi tratti del match la sfida del Romeo Menti ma paga l’inesperienza della matricola al cospetto della più cinica compagine di casa che regala la prima gioia sulla panchina termale al tecnico laziale Sandro Pochesci. Due gli uomini in copertina della sfida alle falde del Faito, il giovane portiere di casa Davide Barosi, autore di una dozzina di parate delle quali almeno sei salva risultato, ormai pronto per un salto al piano di sopra, e il ritrovato Luca Pandolfi, alla prima doppietta in maglia Gialloblè stabiese, al quale sembrano aver fatto bene le parole dichiarate al socio Giuseppe Langella il giorno prima, con le quali riferiva proprio di un Pandolfi dalle polveri bagnate (3 reti nelle precedenti 30 partite in campionato). Va tutto storto invece ai tigrotti di mister Di Napoli, in tribuna per la squalifica, con Tatomir a eseguire i suoi dettami.

Stessi colori ma anche con la stessa mancanza, del successo, dallo scorso 29 gennaio, Juve Stabia e Giugliano provano a giocarsi la partita a viso aperto ma si fa preferire il team del ds ospite Amodio, stabiese doc e figlio di Roberto, grande stella dell’era Fiore, che nel primo tempo prende quasi a pallonate l’undici di casa. Piovono occasioni e tiri verso la porta della saracinesca Barosi, partendo dal minuto 13 con Iglio che tira a lato da ottima posizione sugli sviluppi di una punizione dalla fascia destra con il fallo che la genera che costa caro a Caldore, ammonito e squalificato per il turno infrasettimanale di Francavilla Fontana. Al 16’ ci prova Salvemini con una bella incursione sulla tre quarti dalla quale fa partire un tiro dal limite con Barosi che sventa la minaccia in due tempi. Passano 8 minuti e ancora gli ospiti sono pericolosi con Di Dio che tira dal limite dell’area e Barosi ci mette ancora la sua bravura per sventare la minaccia. Ci sono solo i tigrotti gialloblù in campo, con le Vespe che arrancano a causa anche di una tattica spregiudicata di Pochesci che mette in campo insieme Silipo, D’Agostino (da tornante), Pandolfi e Zigoni con al centro della mediana i soli Gerbo e Maselli, troppo leggeri contro i muscoli e la quantità degli avversari. Al 30’ uno-due Salvemini-Rizzo e tiro del numero 10 con l’estremo difensore stabiese ancora decisivo con un grande intervento in corner. Altri 3 giri di lancette e Maggioni, su cross di Iglio, serve involontariamente un assist a Salvemini in piena area di rigore, ma il centravanti dei tigrotti trova la rete ma solo sulla parte esterna della stessa.

E’ un vero e proprio assedio, al 34’ Rizzo ci riprova sotto misura ma Barosi fa due interventi prodigiosi prima su di lui e poi, dopo la respintam, su Pozziello. Dall’angolo successivo, colpo di testa a botta sicura di Biasol e stavolta Barosi, d’istinto, riesce a deviare il pallone verso la traversa della sua porta tra la disperazione dei 300 fan ospiti che non credono ai loro occhi. Il primo tempo si chiude con le ammonizioni di Gerbo (anche lui salta Francavilla, era diffidato) e Iglio. Finisce 0-0 la prima frazione con il Giugliano che recrimina per almeno sei palle goal non sfruttate.

Oltre alle occasioni, nel secondo tempo il Giugliano recrimina anche per un episodio in area di rigore, con Cinaglia che mette giù Rizzo, sugli sviluppi di un’azione degna di nota di Di Dio, che supera un paio di avversari, tirando verso il centro dell’area dove il difensore stabiese trattiene nettamente l’avanti ospite. La legge del calcio però è implacabile e mentre il Giugliano ancora attacca, con mister Pochesci che nell’intervallo aggiusta la sua squadra sostituendo un impalpabile Silipo, con Ricci, arriva a sorpresa il momento di Luca Pandolfi che decide di cambiare la sua stagione in una sola mezzora di gioco, E’ il minuto 12’, Maselli recupera palla davanti alla sua area di rigore, la serve in diagonale a Zigoni il quale poco prima del cerchio di centrocampo fa sponda liberando la corsa dell’ex attaccante del Cosenza, il quale fa 50 metri palla al piede, entra in area di rigore, tenendo a distanza l’ex Scognamiglio e fulmina in uscita Sassi. 1-0 per le Vespe e Menti in estasi. L’undici di Di Napoli non ci sta e reagisce subito trovando il rigore del pari appena 3’ dopo con Ricci che commette fallo di mano sul tiro di Rizzo il quale si incarica del tiro dal dischetto e Barosi non va lontano dal parare anche quello. Al 25’ Pandolfi fa l’unico errore del suo secondo tempo perdendo palla davanti alla propria area di rigore, facendola togliere dal neo entrato Rondinella il quale tira a fil di palo ma Barosi compie l’ennesima parata miracolosa del suo match dell’anno. La sfida in una metà campo è Barosi e dall’altra è Pandolfi contro il Giugliano ed è proprio lui che al 33’ fa una serpentina a metà campo e lascia partire un tiro dai 25 metri parato da Sassi. 180 secondi e Piovaccari sperimenta anche lui i ‘Guanti d’oro’ del 22enne estremo difensore di casa nativo di Asola che ferma la mezza rovesciata dell’esperto attaccante avversario.

Pareggio che sarebbe strettissimo per il Giugliano, ma Pandolfi la pensa diversamente e trova il colpo di testa della vittoria su cross dalla sinistra di Caldore e difesa immobile del Giugliano, con Sassi che non sembra immune da colpe non trattenendo l’incornata dell’ex Turris. C’è ancora tempo per un gran tiro dal limite di Ciuferri, sul quale ancora Barosi dice ‘no!’ e un occasione divorata da Volpe, messo a tu per tu con Sassi ancora da Paldolfi, ma stavolta ha la meglio il portiere ospite. Finisce 2-1 con la Juve Stabia che sembra chiudere il discorso salvezza e conquista l’ottavo posto in classifica, in piena zona play off. Per i Giugliano l’onore delle armi e il rammarico per una vittoria, che sul campo sarebbe stata meritata, tramutatasi in sconfitta grazie alla grande prova di Barosi e Pandolfi.

 

Juve Stabia-Giugliano: 2-1 (0-0)

Marcatori: 12’-39’ s.t. Pandolfi (S), 16’ rig. Rizzo (G)

Juve Stabia (3-4-1-2): Barosi 8; Cinaglia 5,5, Altobelli 6,5, Caldore 6; D’Agostino 6 (34’ s.t. Bentivegna 6,5), Maselli 6,5, Gerbo 6 (34’ s.t. Carbone 6), Maggioni 5; Silipo 5,5 (1’ s.t. Ricci 6); Zigoni 6,5 (34’ s.t. Volpe 5,5), Pandolfi 7,5 (49’ s.t. Peluso s.v.). A disposizione: Russo, Berardocco, Guarracino, Moreschini, Picardi, Vimercati, Rosa. All. Pochesci 6,5.

GIUGLIANO (3-5-2): Sassi 5,5; Biasiol 5,5, Scognamiglio 5, Poziello 5,5; Iglio 6 (4’ s.t. Rondinella), Felippe Martello 6,5, Gladestony 6, Di Dio 5,5 (22’ s.t. Ceparano 5,5), Oyewale 6,5 (34’ s.t. Ciuferri 6); Rizzo 6 (22’ s.t. Piovaccari 6), Salvemini 5,5. A disposizione: Viscovo, Simatas, Sorrentino, Felici, Mesisca, Aruta, De Francesco, Gomez, Ghisolfi, Eyango. Allenatore: Tatomir (in sostituzione dello squalificato Di Napoli 6,5).

Arbitro: Valerio Vogliacco di Bari (Ass.: Andrea Zezza di Ostia Lido, Vincenzo Abbinante di Bari/ 4° U.: Andrea Recupero di Lecce).

Ammoniti: 12° Caldore (J), 33° Maggioni (J), 39° Iglio (G), 46° Gerbo (J)

Note: Spettatori: 1.700 circa di cui circa 350 da Giugliano. Osservato un minuto di raccoglimento prima dell’inizio della gara per le vittime di Cutro. Angoli: 3-5. Espulso per uno schiaffo a Maselli (J) un esponente della panchina del Giugliano.


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