Truffati e sfollati”. E’ il grido di dolore di Graziella Falco, una delle cittadine di Terzigno che a breve non avranno più una casa nella quale vivere.

La signora è tra le 14 famiglie destinatarie dell’ordinanza di demolizione della palazzina di via Zabatta che l’11 novembre prossimo verrà abbattuta. Case abusive per la legge: inutili le proteste degli ultimi mesi evidenziando la beffa per chi ha pagato mutui speso i risparmi di una vita. Oltre al danno, la beffa di dover pagare il costo degli abbattimenti. Il sindaco di Terzigno Francesco Ranieri ci ha provato ad evitare il peggio: i suoi tentativi, però, sono risultati vani. Bisognerà trovare una ricollocazione per le famiglie in questione.

“Purtroppo dopo tanti appelli e promesse di aiuto, le nostre amate case saranno demolite – ha spiegato Graziella Falco, che ha promosso anche una petizione per scongiurare le demolizioni -. In questo Paese, che non riconosco essere più la mia Patria, la giustizia non esiste, né la verità trionfa. Vivo in uno Stato che non rispetta i diritti fondamentali dell'uomo, che manca di umanità e civiltà, che si definisce democratico e solidale, ma che di solidarietà e umanità non ne ha per niente. Uno Stato che mette per strada 14 famiglie innocenti, senza casa, con bambini, anziani, disabili e tanti con una salute precaria, che Paese è?”.

La petizione ha già raccolto quasi 1000 firme ed il numero è destinato a crescere ancora: “Dopo aver acquistato con concessione edilizia, rogito notarile e mutui alla banca per 20 anni, veniamo trattati come malviventi, negandoci persino un minimo di tutela – ha concluso -. Non abbiamo nessuna colpa se non quella di essere stati truffati”.

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