Alberto Lubrino, 34 anni del rione Penniniello di Torre Annunziata, passa dal carcere di Poggioreale alla comunità “Le Ali” di Caserta. Questa la decisione emessa dal gip del Tribunale di Napoli, che ha accolto l’istanza di sostituzione della misura cautelare presentata dai legali di Lubrino, gli avvocati Giuseppe de Luca e Roberto Cuomo.

Il 34enne torrese era in cella dallo scorso 28 gennaio, arrestato insieme ad altre 27 persone con l’accusa di trafficare ingenti carichi di coca dalla Spagna per conto dei broker oplontini Pasquale Fiorente, ad oggi latitante, e di suo fratello minore Alessandro.

La maxi-operazione della Finanza di Napoli e della Polizia di Frosinone, quel giorno, chiuse l’inchiesta “Dama Bianca”, nata dall’arresto a Fiumicino con 24 chili di coca al seguito di Federica Gagliardi, la “Dama Bianca” appunto, che partecipò nel 2010, con l’allora premier Berlusconi, alla delegazione italiana per il G8 di Toronto.

Secondo i pm il narcos Pasquale Fiorente, con la collaborazione del fratello Alessandro, coordinava dal Venezuela e da altri paesi del Sud America il trasferimento in Italia delle partite di droga, destinate ad alimentare le piazze di spaccio campane. L’organizzazione contava, per l’accusa, anche sulla collaborazione di “pesci piccoli” come Lubrino, intercettato dagli inquirenti mentre si trovava a Barcellona, in attesa che arrivasse il corriere della coca per portare il carico in tir verso l’Italia.

Accuse già vagliate dai giudici, pronti in estate ad aprire il processo. Nel frattempo, per Antonio Lubrino si sono aperte le porte del centro “Le Ali”.  

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