Emergono i primi dettagli sull’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 36 persone, emessa dal gip di Torre Annunziata, ed eseguita dai carabinieri della Compagnia oplontina, guidati dal maggiore Simone Rinaldi.

Nei confronti di 19 indagati è stata disposta la misura cautelare in carcere, per 7 invece i domiciliari e per altri 9 il divieto di dimora con l’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria.

L’indagine diretta dalla Procura e condotta dalla sezione operativa della Compagnia di Torre Annunziata è inizia nel gennaio 2018 e terminata nell’agosto dello stesso anno.

E’ stato individuato un nutrito gruppo di persone, in constante contatto tra loro per l’approvvigionamento e lo spaccio di sostanze stupefacenti (in prevalenza cocaina, hashish, marijuana e droghe sintetiche), smerciate in piazze attive a Torre Annunziata, nei comuni limitrofi e anche fuori provincia. In particolar modo nelle città di Eboli e Messina.

Inoltre sono state scoperte le modalità di smercio. La droga veniva consegnata a domicilio o in luoghi convenzionali, previo contatto telefonico finalizzato a concordare, tramite linguaggio criptico e sfruttando per lo più utenze radiomobili intestate a persone inesistenti, quantità e qualità dello stupefacente.

Sono state così individuate oltre 700 ipotesi di reato, procedendo a vari sequestri, nonché all’arresto di 12 indagati, di cui 8 colpiti dal provvedimento odierno.

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