Circa 550 chili di hashish e 15 chili di cocaina. E poi marijuana ed eroina. Un fiume di droga, sequestrata dalla Polizia di Stato, che dalla Campania riforniva Palermo, ma anche le province di Agrigento e Trapani. È quanto hanno scoperto gli investigatori della Squadra mobile, diretta da Rodolfo Ruperti, che all'alba di oggi hanno dato esecuzione a 26 ordinanze di custodia cautelare, smantellando un'organizzazione criminale siculo-campana, vicina a Cosa nostra e dedita al narcotraffico.

I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Palermo su richiesta della locale Dda. "Le indagini sono andate avanti per quasi due anni - dice all'AdnKronos Ruperti -. Abbiamo ricostruito questo asse con la Campania, dove costantemente si rifornivano i palermitani finiti in manette oggi. La droga arrivava dall'estero e dopo la tappa campana giungeva in Sicilia". Un traffico di droga imponente che avveniva all'ombra della mafia. "Abbiamo arrestato - spiega Ruperti - soggetti vicini a Cosa nostra che gestivano parte di questo traffico".

A capo del cartello del narcotraffico c'erano prevalentemente palermitani. "I promotori dell'organizzazione - racconta il capo della Squadra mobile - erano soprattutto palermitani, che si rivolgevano in maniera costante a questo mercato campano, anche perché la droga era destinata alla piazza siciliana, Palermo ma anche le province di Agrigento e Trapani".

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