Non si arrendono i Gionta, nemmeno di fronte quei muri di cemento che ‘blindano’ la loro ex roccaforte: sono tornati a spacciare a pochi metri dal ‘fantasma’ di Palazzo Fienga, dove i carabinieri hanno scoperto e smantellato l’ennesima droga shop. Sofisticati come sempre, ma ben poco astuti, considerando che quel sito resta comunque fra i più sorvegliati dagli investigatori: a finire in manette, intanto, sono stati due di loro: Matteo Palumbo (appena 18 anni) e Salvatore Borrelli (26 anni), entrambi accusati di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di armi clandestine.

I militari della Compagnia di Torre Annunziata hanno tenuto d’occhio il ‘covo’ della cupola, intuendo che c’erano già dei movimento anomali. Così hanno ispezionato una struttura con tutti gli ‘optional’ installati dagli spacciatori: porte blindate con delle fessure per servire le dosi, occhi elettronici vari per eventuali irruzioni delle forze dell’ordine e altri accorgimenti tipici di chi è già esperto del settore. Ma, evidentemente tutto ciò non è servito, dato che la piazza di spaccio è stata bloccata e le ‘scorte’ sequestrate.

La scoperta più inquietante resta, chiaramente, quella delle armi: due fucili calibro dodici a canne mozze con relativi colpi (rubati a Boscoreale e Orvieto), mentre per quanto concerne gli stupefacenti, sono stati recuperati 141 grammi di marijuana, 78 grammi di hashish, 15 grammi di cocaina, 3 bilancini di precisione, un flacone di ammoniaca, materiale per il confezionamento di dosi e 300 euro di banconote di piccolo taglio. I due giovani sono stati già rinchiusi nel penitenziario di Poggioreale. 

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