Sono state emesse le prime scarcerazioni sul caso di droga e usura del clan Gallo-Psielli. Nel blitz dello scorso 30 ottobre vennero infatti arrestate nove persone responsabili, a vario titolo, di detenzione e di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, usura e falso in atto pubblico.

Tra gli indagati uscì fuori anche il nome del consigliere di Torre del Valore Raffaele De Stefano, accusato di falso ideologico in atto pubblico per aver celebrato il matrimonio del nipote del boss Francesco Gallo fuori dagli uffici comunali. Ieri mattina si è espresso il Tribunale del Riesame su Mario, Giuseppe e Nunziato Izzo e Conato Catella, deliberando di rimetterli tutti in libertà. Gli avvocati Giuseppe De Luca, Macera e Veropalumbo sono riusciti a dimostrare la carenza indiziaria evidenziando le contraddizioni dell’accusa, incapace di giustificare la custodia cautelare dei quattro, arrestati su richiesta del Gip Aufieri e del Pm Lauri. Non hanno così trovato riscontro le intecettazioni ambientali nella cella di Poggioreale in cui vi erano oltre agli Izzo anche Carlo Salerno. Queste diedero seguito al comportamento di Nunziato Izzo che insospettì la Procura per aver nascosto un manoscritto sul quale vi erano delle annotazioni che facevano presumere che nella sua abitazione ci fosse un quantitativo considerevole di sostanze stupefacenti.

Proprio Salerno domani si presenterà davanti al Riesame per la nuova udienza nella quale sarà giudicata anche la posizione di Pasquale Coppola e Bartolomeo Guadagno, balzato agli onori delle cronache per essere tesserato con la Scafatese Calcio. 

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