Torre Annunziata. Cocaina e hashish dall’Olanda e dalla Spagna per i narcos di quattro clan: Gionta-Di Gioia-Contini-Nuvoletta. Un’alleanza trasversale di camorra, dall’ombra del Vesuvio fino a Napoli, già costata condanne a 323 anni di carcere totali per 35 persone, accusate di far parte di un'associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, aggravata dal carattere transnazionale e dall'esercizio delle finalità mafiose.

La droga – secondo l’inchiesta condotta nel 2014 dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e di Torre Annunziata – viaggiava in autostrada su tir dotati di serbatoio con vasi comunicanti. Vasi azionabili elettronicamente: uno per nascondere la cocaina e l'altro per il gasolio. In manette finirono in 39, tra cui 6 corrieri. Lo scacco ai narcos venne dato col sequestro di 600 chili di stupefacenti e di beni per oltre 30 milioni di euro.   

PROCESSO AI “CORRIERI” DI APRILIA. Al via oggi in Tribunale a Torre Annunziata il processo contro i soli Stefano Penta, 42 anni, e Nino Montenero, 60. I due presunti corrieri di Aprilia, nel basso Lazio, coinvolti nelle indagini sul cartello tra i narcos di camorra. A loro carico è però esclusa l’aggravante della finalità mafiosa. La prima udienza è servita per incaricare il perito della trascrizione di fiumi di intercettazioni telefoniche.

IL FILONE PRINCIPALE. Condannati in primo grado nel filone cardine, lo scorso 4 settembre, i promotori del cartello criminale: tra questi Giuseppe Cirillo “o’ caprone” (37), il broker della coca di Torre Annunziata ritenuto vicino ai Gionta. “O’ caprone” dovrà scontare 16 anni e otto mesi per associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico. Cirillo sfuggì alla retata di fine ottobre 2014. Fu poi arrestato in Germania dalla “Polizei” ad un posto di blocco.

Diciotto invece gli anni di pena inflitti a Raffaele Sperandeo, cognato del boss Aldo Gionta. Sperandeo è stato l’uomo chiave dell’inchiesta: 6 i numeri di cellulare cambiati in poche settimane. Ma il cognato del boss, sul cellulare, riceveva messaggini come “…I vestiti sono pronti e stirati”. Era il messaggio in codice per la partenza dei corrieri.

 

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