Palazzo Fienga è definitivamente liberato e nello stesso giorno la dottoressa Amelia Primavera, GIP del Tribunale di Napoli, firma l'ordinanza di custodia in carcere a carico di 14 persone (vedi articoli allegati, ndr) accusate a vario titolo di aver partecipato agli affari illeciti dei Gionta nelle piazze di spaccio gestite dal clan a Largo Grazie, Largo Genzano ed al Parco Apeca di via Roma a Torre Annunziata.

Droga acquistata in Olanda e poi introdotta in Italia: coi proventi del traffico di stupefacenti, scrive il GIP nella corposa ordinanza, i Gionta garantivano uno 'stipendio' agli affiliati, pagando loro pure le necessarie spese processuali. Particolari ed aneddoti trapelano dalle lunghe indagini (partite già nel 2010 avvalendosi di numerose intercettazioni, oltre che del contributo offerto da diversi collaboratori di giustizia). A balzare subito agli occhi è l'enorme giro d'affari, le cifre pagate dai 'narcos' per l'acquisto di marijuana, hashish, amnesya e cocaina dall'Olanda; quelle poi richieste ai titolari delle piazze di spaccio torresi.

Se la marijuana era buona ('del tipo orange'), veniva pagata fino a 4mila euro al chilo, dichiarava agli inquirenti nel 2010 il collaboratore di giustizia Giuseppe Di Nocera. L'acquisto dell'amnesia al chilo in Olanda, invece, costava 6mila euro. Amnesia poi rivenduta a Torre ad un costo doppio. La marijuana "mediocre" venica acquistata in Olanda a 4000 euro: ogni autotrasportatore (la droga veniva caricata su grossi tir) guadagnava fino a 500 euro per ogni chilo trasportato e rivenduto in città a 7800 euro.  

 

 

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Marciano jr. tra gli arrestati