TORRE ANNUNZIATA. Era finito in carcere dopo l’ultimo blitz condotto dai carabinieri contro cinque gruppi criminali, dediti a spaccio e rapine, smantellati a fine settembre con ben 62 arresti. Ma il Riesame, ora, gli ha concesso i domiciliari.

LA SCARCERAZIONE. È stato infatti scarcerato ieri mattina Adriano Manca, 36 anni, pregiudicato di Torre Annunziata, che difeso dai penalisti Giuseppe De Luca e Roberto Cuomo, dalla cella di Secondigliano è stato accompagnato nella sua abitazione in provincia di Macerata. Lì era stato arrestato lo scorso 26 settembre, colto nel sonno alle 4 del mattino a Porto Potenza, perché accusato di essere tra i fornitori di una delle organizzazioni pronte ad inondare di droga il basso Salernitano.

Nel Comune di Giffoni Valla Piana, la base operativa dell’associazione a delinquere che tuttavia, con a capo Domenico Lamberti -  alias ‘Mimmo La Mafia’ - per fare il carico di droga si approvvigionava nelle piazze di spaccio di Scampia (nelle c.d. VELE, la 33 ed il Villaggio dei Puffi), nonché a Torre Annunziata e Boscoreale (presso i rispettivi Piani Napoli).

Con Manca, ritenuto un esperto trafficante di droga vicino al clan Gallo-Cavalieri, nonché genero del boss Vincenzo Battipaglia Gallo, a settembre finì in manette anche Alfonso Fiorente, il 47enne zio del narcos latitante di Trecase Pasquale. L’inchiesta era partita da una rapina effettuata il 5 dicembre 2013 all’Eurobet di Pontecagnano.

IL PERSONAGGIO. Adriano Manca venne già arrestato nel 2013. Coinvolto con altri 45 indagati nella maxi-inchiesta italo-spagnola, che coordinata dalla Dda di Napoli smantellò un’organizzazione criminale a “cinque teste”. Cinque clan che facevano «cartello» per comprare cocaina dai sudamericani.

Il narcos ex latitante si nascondeva nel retrobottega di un bar a Torre del Greco: un lettino messo accanto ad un deposito di patatine ed alle bottiglie di liquore. Sucessivamente, il pregiudicato vicino ai Gallo-Cavalieri era finito alla sbarra nel famoso processo “Dama Bianca”.

Processo che prende il nome da Federica Gagliardi, una delle donne facenti parte della spedizione del “G8” canadese, guidata dall’ex premier Berlusconi. La Gagliardi uscì dal suo aereo completamente vestita di bianco. Fu arrestata all’aeroporto con una valigetta carica di panetti di cocaina.

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