Nelle sue dichiarazioni c'era davvero qualcosa che non tornava: una vera "sproporzione tra i redditi denunciati" e le auto, gli appartamenti ed i conti in banca in realtà posseduti. I Carabinieri del nucleo Investigativo di Napoli, dopo lunghe indagini, hanno così eseguito stamattina nei suoi confronti un maxi decreto di confisca di beni mobili e immobili: un milione e mezzo di euro circa, il valore stimato del decreto emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.

I beni sono riconducibili a un pregiudicato ritenuto contiguo al clan "Contini" del centro storico. L'uomo fu arrestato nel 2012 e poi condannato per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dalle finalità mafiose. Le case e le auto sequestrate oggi sono considerate dagli inquirenti acquistate col ricavato dell'attività illecita.

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