"Noi siamo tanti fratelli, domani mattina a qualcuno frulla in testa di andarlo a prendere e lo uccidiamo. Il sangue è sangue". A dichiararlo al portale Fanpage uno dei parenti dei rapinatori uccisi due giorni fa ad Ercolano dal rappresentante di gioielli Giuseppe Castaldo. L'ira da parte dei familiari di Petrone e Tedeschi non si ferma anzi c'è addirittura chi dice. "Potevano spararlo nelle gambe o arrestarlo. Noi sapevamo quello che faceva, ma era senza lavoro. Lui aveva una pistola e sapeva come usarla".  

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Catturato l'ultimo complice

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Autopsia eseguita

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Buonajuto denuncia le minacce al gioielliere

I carabinieri acquisiscono il video

Borrelli: 'La scorta per Castaldo'

Le parole del figlio del gioielliere

Fissata l'autopsia

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I nomi dei rapinatori

La dinamica

Uccisi due rapinatori