È morto all'età di 96 anni l'ex presidente della Regione Campania Ciro Cirillo. L'esponente di punta della Dc fu sequestrato dalle Brigate Rosse nel 1981, quando era assessore regionale, in un sanguinoso rapimento avvenuto a Torre del Greco (Napoli) per poi essere rilasciato dopo diversi giorni di prigionia in circostanze ancora oggi avvolte da molti misteri. 

L'ultima uscita pubblica di Ciro Cirillo è dell'anno scorso, quando decise di festeggiare insieme a figli, nipoti e gli altri parenti i suoi 95 anni. Era il febbraio del 2016 quando convocò i suoi cari al Circolo Nautico di Torre del Greco per un pranzo al quale presero parte diversi amici politici della vecchia Democrazia Cristiana, in particolare della città vesuviana dove risiedeva. Per l'occasione fu presente anche il sindaco Ciro Borriello.

Era il 27 aprile del 1981 quando Ciro Cirillo fu sequestrato dalle Brigate Rosse durante un drammatico rapimento avvenuto in via Cimaglia a Torre del Greco. Cirillo fu raggiunto - è stato poi ricostruito nel tempo - da cinque componenti delle Brigate Rosse nel garage sotto casa che fecero fuoco uccidendo l'agente di scorta, il maresciallo di polizia Luigi Carbone, e l'autista Mario Cancello, mentre fu ferito alle gambe l'allora segretario di Cirillo. Il sequestro Cirillo durò 89 giorni e le foto di Cirillo che stringeva tra le mani i quotidiani per dimostrare che fosse in vita sono diventate l'emblema di quella vicenda. Cirillo fu liberato all'alba del 24 luglio dello stesso anno in un palazzo disabitato di via Stadera a Napoli. Il giorno precedente le Brigate Rosse annunciarono la liberazione di Cirillo a seguito del pagamento di un riscatto di quasi un miliardo e mezzo di vecchie lire. Cirillo, prima di approdare alla Regione Campania, era stato a lungo anche presidente della Provincia di Napoli.


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