E' morto mercoledì 31 ottobre in una clinica romana il vignettista e giornalista Vincenzo Apicella. Nato a Napoli nel 1922, Apicella ha lavorato in Gran Bretagna per giornali come “The Guardian”, “The Observer”. In Italia per Epoca, Liberazione, Tg3 e Tmc. Si è occupato di scenografie e cartoni animati per la tv ed è stato anche designer di interni. Nel 2006 fece scandalo una sua vignetta che rappresentava il muro israeliano al confine con i territori palestinesi, con una porta di ingresso identica a quella di Auschwitz: al posto di “Arbeit macht frei” (“Il lavoro rende liberi”, ndr) c'era la scritta “La fame rende liberi”.

Apicella divenne noto in riva al Tamigi come uno dei disegnatori di riferimento della “Swinging London” della fine degli anni '60. Pittore, oltre che vignettista, è stato del resto amico di molti dei maggiori artisti britannici contemporanei, nonché illustratore di copertine di diversi libri delle edizioni “Penquin Books”. Fu inoltre chiamato a decorare con i suoi disegni vari ristoranti e locali alla moda della capitale del Regno Unito.

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