Arriva il via libera al Senato per il disegno di legge sui reati ambientali. Testo che è passato con 165 voti favorevoli ed ora ritornerà alla Camera in terza lettura, dopo le modifiche di Palazzo Madama. Il testo che introduce i reati di inquinamento ambientale, disastro ambientale, delitti colposi contro l’ambiente, traffico e abbandono di materiale radioattivo, reato di impedimento al controllo, è stato approvato dalla maggioranza insieme a Sel e al Movimento Cinque Stelle. Astenuta la Lega Nord, contraria forza Italia.

Dure le sanzioni previste come la reclusione da 2 a 6 anni per inquinamento e da 5 a 15 anni per disastro ambientale.

“Siamo all'ultimo miglio. Ora la Camera faccia presto. Sono norme fondamentali per stroncare i business criminali sul territorio”, ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, mentre il suo omologo alla Giustizia Andrea Orlando parla di “un ottimo provvedimento” che mette insieme “una maggioranza molto più ampia di quella del governo. E' la risposta alle molte ferite che hanno colpito il nostro Paese in ambito ambientale”. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, rivolge un pensiero “all'ingiustizia” subita nella Terra dei fuochi, ricordando il poliziotto morto un anno fa Roberto Mancini, e a Casale Monferrato per Eternit e alle lacrime, ormai finite, di Romana Blasotti che ha perso 5 famigliari per amianto.

Soddisfazione nelle parole dei deputati campani del Partito Democratico, che hanno accolto il via libera al Senato del disegno di legge sugli ecoreati anche come una risposta fattiva del Governo a quello che è avvenuto nella Terra dei fuochi. “Chi inquina le nostre terre pagherà e non ci saranno più scappatoie prima possibili per l'indeterminatezza del diritto in quanto sono stati specificate determinate tipologie di reati. Non solo pene certe per chi ha contribuito a creare la Terra dei Fuochi senza pagare dazio, ma anche certezza di risanamento per la salute e tutela dei cittadini” – ha dichiarato Massimiliano Manfredi, membro tra l’altro della Commissione Antimafia.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Valeria Valente, deputata del PD ed esponente di Rifare l'Italia, secondo la quale con l’approvazione al Senato del disegno di legge “questo Governo dimostra di volere e saper mantenere gli impegni assunti coi cittadini, in primis quelli campani della Terra dei Fuochi.

Di tutt’altro avviso il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, secondo il quale il ddl “è un compromesso al ribasso”. Il senatore casertano nel corso del suo intervento ha sottolineato come “L'ambiente non è adeguatamente tutelato e tutta la discussione si è risolta sull'entità delle pene da irrogare ai contravventori. Dietro questo decreto - ha aggiunto - ci sono gli interessi di quella parte delle partecipate dello Stato, leggi Eni, che sono intervenute perché la norma non fosse dannosa per i propri interessi. Questo governo, che ha reintrodotto l'istituto delle partecipazioni statali, ha inserito dietro questo provvedimento la ricerca della benevolenza verso il governo da parte dei grandi finanziatori del presidente del Consiglio”.

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