Il mercato refurbished è oggi decisamente più variegato di un tempo: vuol dire che si possono acquistare ricondizionati non solo piccoli dispositivi come smartphone, tablet, PC ma anche piccoli e grandi elettrodomestici per esempio o forniture per gli uffici. È sempre conveniente, però, farlo?

Prima di provare a rispondere vale la pena di accennare, anche solo brevemente, a cosa si intende per ricondizionamento. La maggior parte degli oggetti elettronici potrebbe vivere decisamente più a lungo di quanto faccia effettivamente, finendo più tardi tra quei rifiuti elettronici che rappresentano un vero e proprio “problema” dal punto di vista del corretto smaltimento: ricondizionarli vuol dire proprio questo, allungarne la vita riportandoli con tecniche ad hoc alle funzionalità di fabbrica (o quasi) e rimettendoli in vendita a un prezzo minore. Molti tra chi ha acquistato uno smartphone o computer portatile ricondizionato lo hanno fatto convinti proprio dalla possibilità di risparmiare.

Non solo smartphone: quali oggetti elettronici conviene acquistare ricondizionati

Le due categorie appena citate sono forse, per tornare alla domanda inziale, quelle in cui più conviene acquistare ricondizionato: sia perché essendo smartphone e PC portatili oggetti di uso molto comune c’è in genere più assortimento e più varietà di scelta e sia perché le possibilità di risparmio sono in questo caso più immediate. Vuol dire, molto più pragmaticamente, che si può acquistare un iPhone 12 ricondizionato risparmiando considerevolmente e facendolo direttamente al momento dell’acquisto su una spesa che altrimenti risulterebbe piuttosto alta, tenuto conto del fatto che si tratta di un modello di recente uscita e top gamma. Gli iPhone sono, per altro, tra i migliori gadget tech da acquistare ricondizionati in virtù del fatto che è la stessa Apple ad aver attivato da tempo un programma di refurbishment che dà al consumatore la garanzia di star acquistando un iPhone originale e ricondizionato in un laboratorio autorizzato e secondo standard stringenti. Più in generale con gli smartphone ricondizionati si riescono a fare buoni affari perché non di rado provengono da stock invenduti o forniture aziendali e sono, cioè, letteralmente come nuovi.

Molte aziende e studi professionali stanno sfruttando, comunque, la formula del ricondizionamento come alternativa al leasing e, in effetti, anche la categoria equipaggiamento da ufficio è di quelle in cui comprare ricondizionato conviene. Vale soprattutto per le stampanti che, soprattutto nelle realtà più grandi, vanno più facilmente incontro a usura richiedendo per questo di essere sostituite di frequente: l’unica cosa a cui fare attenzione è in questo caso, oltre alle condizioni a cui sono vendute le stampanti ricondizionate e cioè che siano già stati sostituiti toner e cartucce, è che il modello sia ancora in circolazione e non sia difficile procurarsi in un secondo momento i prodotti complementari.

Più attenzione, invece, andrebbe fatta quando si acquistano ricondizionati piccoli elettrodomestici come frigoriferi, condizionatori o televisori soprattutto. L’uso continuativo fa sì, infatti, che questi oggetti vadano più facilmente incontro a usura e che necessitino per essere ricondizionati di interventi che o ne fanno crescere il prezzo fino a renderlo non molto diverso – e non molto conveniente soprattutto – da quello dei prodotti nuovi o non ne assicurano la perfetta funzionalità. Leggere la scheda prodotto è in questo caso più importante del solito, oltre a controllare che tipo di garanzie sono offerte dal venditore.

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