"Sono figlio di questo territorio e non ho esitato neanche un secondo ad accettare la sfida. La posta in gioco è la democrazia. L'obiettivo della coalizione di campo democratico e progressista è difendere i diritti degli ultimi". A dichiararlo è il senatore uscente del Gruppo Misto, Sandro Ruotolo, che correrà con il Partito Democratico nel collegio uninominale (1–U07) di Torre del Greco alla Camera dei Deputati il prossimo 25 settembre

Nel pieno della campagna elettorale il senatore uscente ha incontrato gli elettori durante un incontro-dibattito tenutosi ieri pomeriggio a Torre Annunziata, presso il circolo di Corso Vittorio Emanuele. Ruotolo affiancato da Paolo Persico - commissario del Pd cittadino - ha illustrato ai presenti i punti cruciali della campagna elettorale del Partito Democratico. 
“Siamo contro l’autonomia differenziata. Dobbiamo resistere intorno a quel 40% perché anche se non risolve il problema, riduce le diseguaglianze, o perlomeno, allontana il baratro. Dobbiamo capire che se non riparte il Sud, non riparte l’Italia. Questa è una battaglia che dobbiamo portare avanti con vigore e risolutezza. Il PNRR deve mantenere il 40%”.

La coalizione democratico-progressista ha come obiettivo principale condurre una lotta per i diritti civili e per la legalità. Sradicare la camorra dai territori è la chiave per voltare pagina e ridare dignità a quelle aree del Sud martoriate dal malaffare. “Perché un imprenditore dovrebbe venire ad investire qui? Se sa di dover pagare il pizzo ai camorristi? Più forte è la penetrazione della criminalità in un territorio e più si riduce lo sviluppo”, ha spiegato Ruotolo.

Tra le priorità anche il caro-bollette, l’inflazione e la condizione economica dei lavoratori. “Essenziale garantire ai cittadini un salario minimo. Con l’aumento esponenziale dei prezzi la situazione è fuori controllo e i lavoratori sono considerati i nuovi poveri. Noi una proposta l’abbiamo per vincere la povertà: un tetto europeo per il gas e un tetto italiano per le bollette dell’energia elettrica”.

Rispetto all'eventuale vittoria del centro-destra il senatore non ha dubbi: sarebbe una catastrofe. "Se la destra facesse "cappotto" la Costituzione Italiana sarebbe in pericolo. Modificherebbero un documento storico senza consultarsi con l'opposizione". Ruotolo ribadisce che l'avversario da battere è la destra sovranista di Giorgia Meloni: il presidenzialismo e l'autonomia differenziata sono un inaccettabile scacco alla democrazia. 

Nella fase conclusiva dell'incontro il senatore uscente ha tracciato l'identikit politico della sua diretta avversaria, Annarita Petrarca, capogruppo di Forza Italia nella regione Campania
“La mia ‘competitor’ non si è mai pronunciata sulla questione degli scioglimenti dei comuni vesuviani per infiltrazioni camorristiche. Eppure, lei è di Gragnano. Qualora vincessi io le elezioni, non mi allontanerei mai dal territorio. La risoluzione delle problematiche dell’area vesuviana è efficace solo dall’interno”. Sandro Ruotolo è categorico: “O noi o loro, non c’è terzo che tenga”. A detta del senatore la "tendenza autocratica" del centro-destra decreterebbe per l’Italia una battuta d’arresto senza precedenti: si inaugurerebbe un nuovo scenario politico in cui ad avere la peggio è la democrazia. 

“Per vincere le elezioni dobbiamo polarizzare. Se otterranno la maggioranza dei voti, dovremo fare opposizione in Parlamento per evitare che facciano ‘tombola’. La posta in gioco è altissima, in ballo c’è il futuro della Costituzione”, ha concluso Ruotolo.

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