“Tutelare e sviluppare la risorsa mare, la sua qualità è una priorità per l’ambiente, ma anche una fonte per creare nuove opportunità di lavoro, sviluppando così il territorio di Torre Annunziata con evidenti ricadute anche per l’intero comprensorio” – è quanto dichiara Vincenzo Ascione, candidato sindaco alle amministrative di Torre Annunziata dell’11 giugno 2017.

“L’occupazione è senza ombra di dubbio uno dei temi portanti di questa campagna elettorale, e la politica è chiamata a creare le opportunità per aumentare i posti di lavoro sul territorio di Torre Annunziata. Ma ai miei concittadini dico di rifuggire da quelle persone che in questa campagna elettorale promettono posti di lavoro in cambio di consensi” – spiega Ascione.

“Certo siamo consapevoli che il Comune, così come la Prima Vera nei prossimi tempi avranno la necessità di incrementare il loro organico, ma questo avverrà con dei concorsi e procedure trasparenti” – avverte il candidato sindaco sostenuto da Partito Democratico, Udc, Progressisti e Democratici, Generazione 2.0, 3C, Orgoglio Campano e Civici Innovatori-Alternativa Popolare.

“In collaborazione con il governo regionale e nazionale, punteremo a trasformare la fascia di costa in un unico grande lungomare: gli interventi realizzati in questi anni vanno messi in rete, con una visione complessiva che, oltre a sostenere chi ha investito, favorisca nuovi investimenti nel settore della ristorazione, diportistica e balneazione, in modo da creare nuova occupazione” – continua Ascione.

“La stessa visione sarà applicata per una piena valorizzazione della risorsa archeologica: con un ampliamento del Museo dell’Identità, un migliore utilizzo degli spazi dello Spolettificio e un intervento che permetta la definitiva riapertura al pubblico della villa B” – afferma il candidato sindaco.

Ogni azione che sarà messa in campo avrà come filo conduttore una vocazione di tutela ambientale: “I risultati raggiunti nella raccolta differenziata a Torre Annunziata sono buoni, ma dobbiamo fare di più – continua Ascione. Bisogna incentivare chi la fa e combattere chi non rispetta le regole, attraverso delle sanzioni dure contro gli sversamenti in strada ed un progressivo rilancio della Prima Vera che deve avvenire con un piano industriale che abbia al centro l’innovazione tecnologica e l’integrazione di meccanismi di controllo per migliorare la qualità del servizio”.

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