Elezioni Boscoreale, la sfida di Pasquale Di Lauro: "Un nuovo patto tra comunità e istituzioni"
Amministrative, parla lo sfidante di Faraone: "Centro e periferia un unico comune"
19-03-2023 | di Rosanna Salvi
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L'Amministrazione Diplomatico-Faraone “ha fallito su più fronti, Boscoreale ha bisogno di un nuovo patto di fiducia tra comunità e istituzioni”, Pasquale Di Lauro a due mesi dalla tornata elettorale che porterà al rinnovo del consiglio comunale della cittadina alle falde del Vesuvio, non usa mezze misure nei confronti dei suoi avversari politici.
Il candidato, alla guida di una coalizione politica trasversale, punta alla discontinuità rispetto “alla totale assenza del duo Diplomatico-Faraone” parla della sua visione di città, riavvolgendo il nastro di questi ultimi cinque anni, durante i quali è stato voce critica dai banchi dell’opposizione: “Negli ultimi cinque anni non c’è stato alcun dialogo tra politica e cittadinanza. Io scendo in campo per dare voce ai cittadini di Boscoreale e, soprattutto, per ricucire il rapporto di fiducia tra comunità e istituzioni. L’obiettivo del mio programma è ricomporre il tessuto sociale, culturale ed economico gravemente compromesso dall’inerzia dell’attuale amministrazione Diplomatico-Faraone”.
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Secondo lei perché Diplomatico ha scelto di non candidarsi alle Amministrative? Apparentemente sembrava ci fosse la volontà precisa di ritirarsi dalla scena politica, ma i fatti smentiscono questa ipotesi.
“Evidentemente Diplomatico è consapevole dei grossi limiti della sua amministrazione. La scelta di non candidarsi è un chiaro segno di resa. Avrebbe potuto rimettersi in gioco, ma ha scelto di non farlo. Non credo stia meditando di lasciare la scena politica e l’assidua presenza sul territorio a sostegno di Faraone lo dimostra”.
Lei ha più volte sottolineato quanto l’Amministrazione Diplomatico-Faraone sia stata incapace di garantire i servizi essenziali, trascurando le necessità delle fasce più deboli. Qualora fosse eletto Sindaco, cosa farebbe per dare di nuovo priorità a chi è in difficoltà?
“Negli ultimi cinque anni abbiamo assistito alla mortificazione di tutti i servizi essenziali. Non possiamo stare a guardare, è ora di intervenire. Servono nuove forme di sostegno sul territorio, la questione non è più rimandabile".
In linea generale c’è la tendenza a credere che lei sia il candidato Sindaco del centro. Al contrario di Francesco Faraone che, in perfetta antitesi, è considerato il politico della periferia. Conferma questa opinione? La ritiene supportata dai fatti?
“Uno degli obiettivi del programma è la dislocazione dei servizi essenziali. Intendiamo trasformare Boscoreale in una città innovativa ed è chiaro che in questo disegno politico giochi un ruolo fondamentale l’intero territorio comunale, nessuna zona esclusa. Io sono ‘per la gente e fra la gente’, mi candido ad essere sindaco di Boscoreale non di una parte di essa”.
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