“In attesa di avere chiarezza sull'intera vicenda, è stato più giusto per tutti gli Avvocati iscritti all'Ordine di Torre Annunziata differire le elezioni”. Questo è il primo commento di Gennaro Torrese, presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, che in una riunione straordinaria ha deciso di rinviare la tornata elettorale per il rinnovo del COA “così come previsto anche dall'ultimo decreto legge”. Un modo, dunque, per fare chiarezza su tutti i provvedimenti e le interpretazioni “che stanno creando enormi perplessità nel mondo scientifico” dice Torrese.

“La legge elettorale 113/2017 – afferma Gennaro Torrese – prevedeva che i candidati che avessero effettuato due mandati consecutivi come consiglieri non avrebbero potuto candidarsi nuovamente se non con uno stacco temporale. Tale legge – come tutte del resto – non poteva che prevedere per i mandati successivi alla legge stessa ed in tal modo è stata interpretata anche da parte della massima espressione ordinistica istituzionale, il Consiglio Nazionale Forense”.

“Senonché una sentenza della Cassazione – quale giudice di appello di una decisione del Consiglio Nazionale Forense su lite tra avvocati di un ordine siciliano – a Sezioni Unite (funzionalmente a sezioni unite perché non vi era nessun contrasto da dirimere) ha stabilito che nel computo dei mandati effettuati ai fini della ineleggibilità andassero considerati anche i mandati espletati precedenti alla legge. Molti docenti interpellati – prosegue il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati – hanno espresso seri dubbi di costituzionalità proprio sulla portata retroattiva della predetta interpretazione della Cassazione ed anche per altri aspetti – più tecnici – che non vale la pena qui menzionare”.

Per Gennaro Torrese non ci sono dubbi: “La sentenza della Cassazione è entrata “a gambe tese” in un procedimento elettorale già avviato, con molte candidature già presentate e con la data del voto già fissata”.

Visto che la stessa sentenza della Cassazione, in più punti, esprimeva l’esigenza di un provvedimento di legge che facesse chiarezza sul punto, nel decreto concretezza sono stati proposti due emendamenti di segno diverso. Tale provvedimento sta facendo il suo percorso in Senato per poi passare alla Camera. Nel frattempo il governo ha emesso un decreto legge interpretando nel senso più restrittivo la disciplina e facendo propria l’interpretazione della Cassazione.

“Il decreto legge – come è noto – ha i suoi tempi parlamentari (60 giorni) per la conversione e può non essere convertito in legge o convertito con modifiche. Bisognerà attendere il percorso di tale decreto al fine di decidere il da farsi” sostiene Gennaro Torrese. Lo stesso decreto – contestato dalla generalità degli Ordini – prevedeva che nelle situazioni in cui vi fossero candidature di ineleggibili (come nel caso di Torre Annunziata) al fine di un corretto ed ordinato esercizio del voto si potessero differire le elezioni con la riapertura dei termini per le candidature con assemblee elettorali da convocarsi entro luglio 2019.

“Ciò è quanto avvenuto in tutti gli Ordini di Italia – conclude Gennaro Torrese – e francamente non si capiscono le polemiche scomposte provenienti da una frangia dell’avvocatura, assolutamente minoritaria. In ogni caso è possibile che su alcuni ricorsi già pendenti possa anche intervenire una decisione della Corte Costituzionale per dissipare i dubbi di Costituzionalità prima espressi.

Seguiremo tutta la vicenda con la dovuta attenzione e – come sempre – l’Ordine rispetterà la legge”.

LA REPLICA. L'avvocato Vincenzo Salomone, in rappresentanza del gruppo "Avvocatura Solidale", ha fatto sapere che ritiene "il rinvio atto di irresponsabilità in quanto il Decreto di chiarificazione della Legge Falanga avrebbe considerato la possibilità di rinvio lasciando margine discrezionale agli Ordini." 

"Nel caso di Torre Annunziata - precisa il penalista - il rinvio non era necessario.  Sarebbe stato invece, atto di responsabilità e di rispetto nei confronti dell'avvocatura tutta, la rinuncia alla candidatura da parte di coloro che, ineleggibili, portando un loro chiaro interesse all'interno della delibera, hanno emesso un atto unilaterale e privo di motivazioni concrete." 
"Il gruppo "Avvocatura Solidale" - conclude l'avvocato Salomone - all'unisono con altri candidati alle elezioni del COA e in ottemperanza del proprio programma elettorale, si impegnerà a far rispettare la Legge e a rappresentare il rinnovamento, seguendo i principi deontologici, morali e di Giustizia che, da sempre, caratterizzano l'Avvocatura Torrese."


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