“Tante piccole Fortapasc che riflettono uno stato di gravità assoluta. Occorre un tavolo permanente e un confronto continuo, tenendo presente che le prescrizioni che il comune avrebbe dovuto adottare per fronteggiare l’escalation di violenza sono state disattese”. E’ il quadro che il prefetto Marco Valentini fa di Torre Annunziata e che il senatore Sandro Ruotolo ha illustrato Nel Corso di un incontro in Villa Parnaso.

Una città che ha vissuto un inferno nelle ultime 48 ore e che certifica lo stato di tensione che si respira negli ultimi mesi. Tanti piccoli gruppi criminali disposti a farsi la guerra per il controllo del territorio. Senza esclusione di colpi. Dai raid intimidatori alle stese, fino agli agguati e, purtroppo agli omicidi come quello avvenuto ieri mattina nella zona sud della città.

Tanta, troppa violenza e senza freni. E con l’amministrazione comunale che ha disatteso le contromisure suggerite dal prefetto. Un quadro allarmante, “impreziosito” dalle 346 persone accusate in maniera definitiva di associazione mafiosa. “Sul sistema racket le forze dell’Ordine sono già al lavoro da mesi – ha spiegato il senatore Sandro Ruotolo -. Ma sull’implementazione del corpo di Polizia Municipale, sull’utilizzo dei beni confiscati e sul sistema di videosorveglianza comunale abbiamo necessità di risposte immediate da parte del comune”.

E proprio per domani è in programma un confronto con il sindaco Vincenzo Ascione, in cui ci sarà bisogno di fornire risposte adeguate all’emergenza criminalità. “Non bisogna però farsi scoraggiare e dire che lo Stato non c’è – ha continuato Ruotolo – perché lo Stato siamo anche noi, è un fallimento anche nostro. Oggi abbiamo tracciato il punto di partenza, ma ora c’è bisogno di risposte concrete per abbattere il clima di omertà e respirare un po’ di fiducia”.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

vai al video

le richieste

la decisione

Le indagini

il testimone

la reazione

Il Senatore

Il fatto