Emergenza rifiuti a Torre del Greco, allarme di Federalberghi: “Danno al turismo”
Sforzi degli imprenditori vanificati. Palomba: “Offriamo un pessimo biglietto da visita”
18-02-2019 | di Redazione

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“La drammatica situazione legata all’emergenza rifiuti nella città di Torre del Greco sta assumendo proporzioni sempre meno tollerabili e sempre più preoccupanti. Ho ricevuto in queste settimane numerose sollecitazioni da parte di iscritti e di albergatori che chiedevano anche alla nostra associazione una netta presa di posizione”.
E’ quanto afferma Adelaide Palomba, presidente di Federalberghi Costa del Vesuvio in merito al dramma rifiuti che imperversa da mesi a Torre del Greco. “Non è nello spirito di questa associazione – ha continuato - entrare nel merito di onerose scelte amministrative. Ma è altresì necessario dover ribadire all’amministrazione comunale che la situazione in cui versa la città sta arrecando gravissimi disagi agli albergatori e ai ristoratori e, soprattutto, sta determinando un serio danno d’immagine per un brand, quello di #costadelvesuvio, che stiamo cercando di portare avanti con sacrifici e investimenti”.
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UN PESSIMO BIGLIETTO DA VISITA. “Le strade di accesso alla città – ha spiegato Palomba -, alle attività ricettive e soprattutto al più grande attrattore dell’area non spazzate da mesi e le montagne di immondizia, che si ritrovano spesso davanti ai luoghi simbolo di un territorio strategico come Torre del Greco, non sono certo il migliore biglietto da visita per chi vuole fare del turismo un volano di sviluppo e di crescita. Comprendiamo che la situazione è complessa e affonda le sue radici anche in scelte del passato. Ma questa situazione sta continuando a creare problemi e disagi agli imprenditori che, però, a loro volta continuano ad investire sul territorio. La presenza di cumuli di rifiuti, spesso posizionati davanti agli ingressi delle nostre attività, è un boomerang clamoroso per chi parla di bellezza del territorio e di futuro turistico. E’ venuto il momento di dare risposte serie e concrete alla città, agli imprenditori che investono con coraggio e che, spesso, vengono lasciati soli davanti a problemi che non possono risolvere”.
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