In quattro Regioni le procedure burocratiche per autorizzare la prescrizione del Sofosbuvir, il 'superfarmaco' contro l'epatite C, non sono ancora iniziate, mentre sono nove quelle che sono partite con la distribuzione, mentre le altre sono 'nel mezzo'. Lo denuncia l'associazione di pazienti EpaC, che ha condotto un monitoraggio sui propri associati. Secondo i dati dell'associazione al momento Sicilia, Campania, Calabria e Molise non hanno ancora neanche individuato i centri prescrittori, mentre delibere per la distribuzione sono state adottate in nove regioni, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Marche, Toscana, Veneto ed Emilia Romagna. ''Una volta contrattato il prezzo e stanziati i fondi con la legge di Stabilità le Regioni devono fare due cose - spiega Antonio Gasbarrini, epatologo e fondatore di Alleanza per l'Epatite -. Individuare e sancire con delibere ufficiali i centri prescrittori e le regole di distribuzione. Il Lazio ad esempio ha individuato 13 centri, molti meno rispetto ai 34 che distribuivano il farmaco tradizionale, e deciso che l'unica farmacia che acquista è quella dello Spallanzani, per cui il medico autorizzato deve richiederlo a questo istituto. Altre Regioni non hanno ancora neanche iniziato, e questo crea un problema, anche perchè non è possibile prescriverlo a chi è di altre regioni, e io mi trovo quindi a poterlo dare solo a metà dei miei assistiti''. (


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