Boscoreale. Scappava da un anno e mezzo, Gennaro Truvolo, 41 anni, arrestato ieri notte in centro, intorno alle undici, dagli uomini del nucleo Investigativo di Torre Annunziata (agli ordini del maggiore Leonardo Acquaro) e dai Carabinieri della Stazione di Boscoreale, guidati dal maresciallo Massimo Serra.

L'ex latitante, ritenuto dagli inquirenti esponente di spicco del clan "Aquino-Annunziata", fuggiva da un'ordinanza di custodia in carcere emessa, anche a suo carico, su ordine della DDA di Napoli il 28 giugno 2013: associazione finalizzata al traffico di droga, l'accusa, aggravata dal carattere della transnazionalità del giro d'affari, che poteva contare sull'agevole sponda in 3 nazioni diverse. Olanda e Spagna pure, secondo l'inchiesta condotta dai finanzieri del GICO, che svelarono il suo ruolo di narcotrafficante della coca per conto dei clan operanti nella zona a sud di Napoli.

Truvolo, negli ultimi giorni, si nascondeva a casa della madre e girava indisturbato a Boscoreale. Ieri notte, l'uomo è stato bloccato mentre, da solo, si trovava in città a bordo di una Fiat bianca, intestata ad un'incensurata del luogo. Decisiva ed incauta, secondo il comunicato emesso dal Procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo, la sua "scelta di trascorrere il giovedì grasso con la famiglia".

I Carabinieri erano sulle sue tracce da giorni e ieri notte sono riusciti anche a frenare il suo tentativo di fuga. Arrestato, Gennaro Truvolo è stato trovato in possesso di circa 2.300 euro in contanti. La fine della sua latitanza rappresenta un altro duro colpo inferto agli "Aquino-Annunziata", clan boschese vicino ai Gionta di Torre Annunziata, già falcidiato dagli ultimi sequestri di 63 immobili tra appartamenti, locali commerciali e terreni, vitali per le sue casse, ed eseguiti dal G.I.C.O. di Napoli il 15 aprile 2014. 

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