Tantissime persone ieri pomeriggio alle scuderie di Villa Favorita hanno preso parte all'inaugurazione della mostra Ombre Prosequio” di Amedeo Gabucci in arte “Deò” a cura di Giovanni Cardone. La mostra è un percorso articolato tra luci e ombre di volti che fanno tornare alla mente a chi osserva la teoria della maschere pirandelliane, che prendono forma tra luce ed oscurità.

Come spiegato dallo stesso curatore Cardone le opere dell'artista corallino di Amedeo Gabucci è antitesi e sintesi allo stesso tempo, lo scontro tra la luce e l’ombra è senza fine e senza risoluzione. Penombra non datur. Le linee orizzontali e quelle verticali non generano diagonali. Nelle sue opere lo scontro frontale, l’aporia è tra stasi e movimento, tra spazio e tempo. Tra la presenza fisica incombente della figura, del volto, e la sua instabilità, la sua evanescenza, il suo essere transeunte. Il dissidio insanabile è tra l’essere e il divenire, tra il condensarsi della materia e il suo espandersi, esplodere sino alla dissoluzione. Ma la materia in questione è il colore bianco impresso da un timbro sulla tela, con un gesto apparentemente impersonale.

La mostra realizzata con il patrocinio del Comune di Ercolano in collaborazione con la Universum Academy Switzerland – Regione Campania, e con l’Associazione Culturale Libera/mente, si potrà visitare fino al 26 settembre 2015.

C.C.

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La mostra 'Ombre Prosequio'