Si inaugura venerdì 2 giugno alle ore 19.00, a Le Scuderie di Villa Favorita ad Ercolano, la mostra del Gruppo Artistico ARTHISTORIE. Esporranno i seguenti artisti: Emilio Belotti, Luca De Martino, Amedeo Gabucci, Isabella Greco, Antonio Izzo, Pietro Pezzella, Alfonso Raiola , Raffaella Vitiello.

L’evento è promosso ed organizzato dall’Associazione Artistico – Culturale  ARTHISTORIE, con il Patrocinio del Comune di Ercolano e con il contributo critico di Giovanni Cardone.

Dietro ogni storia dietro ogni quadro, in una foto o in una scultura si nasconde una storia. Ciascuna di queste presenze umane evoca un mondo, richiama alla memoria, o alla immaginazione, una possibile narrazione. Non è solo figura, dunque, ma anche e soprattutto personaggio. I colori, le forme, le espressioni, i gesti, i contesti che caratterizzano le figure rappresentate hanno la forza, di volta in volta, di alludere a intrecci, situazioni, vicende, di cui quello che vediamo immortalato sulla tela, fissato sulla pellicola o plasmato nello spazio è solo un istante, un fotogramma, un momento forte in cui si condensano, in potenza, tutti i momenti futuri e si concentrano, come in una sorta di precipitato, tutti i momenti passati.

“Carpe diem”, insegna Orazio: cogli l’attimo. Anzi, non “cogli”, ma “afferra”, “ghermisci”, per fare una traduzione più puntuale. Ed è questo che fanno gli artisti di questa mostra, in ogni opera, ed è questo che a loro volta devono fare gli spettatori davanti a ciascuna opera, usando l’immaginazione. Le modalità con cui i vari artisti selezionati “strappano l’attimo” sono molto diverse tra loro: diverse le poetiche, diversi gli stili. Ma comune è la capacità e la volontà, più o meno consapevole di condensare storie, emozioni, vicende nello spazio circoscritto di una singola opera, passando dalla dimensione “diacronica” della narrazione a quella “sincronica” dell’opera d’arte. E facendo di un quadro, una foto o una scultura un crocevia di situazioni. Un crogiolo.

Volendo poi seguire il filo rosso di una interpretazione in chiave teatrale delle diversità stilistiche e di poetica tra tutti questi autori, si evince che la parata di personaggi che attraversa questa mostra è decisamente variegata si va dalle presenze di: Emilio Belotti, Luca De Martino, Amedeo Gabucci, Isabella Greco, Antonio Izzo, Pietro Pezzella, Alfonso Raiola, Raffaella Vitiello. I vari personaggi cosmici accanto ad evanescenti figure poetiche oppure accanto a solide presenze carnali, in una ridda di stili mischiati tra loro che forse assomiglia alla tragicomica varietà di questi nostri tempi confusi. Tempi in cui facilmente la tragedia si risolve in farsa. E viceversa.

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