«In merito al voto contrario espresso dalla maggioranza nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale in merito alla mozione sull’acqua pubblica, mi duole constatare la vergognosa strumentalizzazione del Consiglio Comunale che è stata compiuta in queste ore. Il più autorevole luogo di discussione delle istituzioni cittadine è stato utilizzato come strumento “strappa-applausi”per portare avanti provvedimenti  che hanno un valore esclusivamente demagogico. Ed in maniera esclusivamente demagogica si continua a discutere della questione. Veniamo ai fatti: una mozione riguardante il Servizio idrico è stata presentata in Consiglio, nonostante lo stesso Consiglio non avesse competenza ad esprimersi in materia. E lo si è fatto brandendo un argomento che è essenziale per l’esistenza di tutti come l’acqua.

Chiariamo subito una cosa: anche se avessimo votato a favore della mozione, il provvedimento sarebbe stato inapplicabile. Il Comune ci avrebbe rimesso solo tempo e soldi senza la possibilità di cambiare niente. 

Innanzitutto, l’acqua è un Bene comune ed è doveroso che sia un Bene pubblico. Senza se e senza ma. In tempi non sospetti, dopo un confronto con i Comitati, ho personalmente inviato alla Presidenza della Giunta Regionale una comunicazione ufficiale con la quale si invitava il LegislatoreRegionale, tuttora impegnato nell’iter legislativo per il riordino del Servizio idrico integrato, a provvedere affinché l’acqua rimanesse un Bene pubblico.

E poi passiamo a un punto più tecnico: la mozione presentata in Consiglio Comunale non poteva essere approvata per varie ragioni. Innanzitutto, il decreto Salva Italia ha modificato il Codice dell’Ambiente con l’introduzione di nuove norme tra cui l’attribuzione delle competenze in materia di servizio idrico agli Enti d’Ambito territoriali e l’obbligo per i Comuni a partecipare all’Ente d’Ambito di propria competenza. La stessa mozione, inoltre, andava a sovrapporsi all’iter legislativo sul Riordino del Servizio che tra qualche giorno approderà in Consiglio Regionale.  

Detto questo e condannato ancora una volta l’uso strumentale di una Istituzione come il Consiglio Comunale e, ancora di più, della buonafede di tanti cittadini, concludo con il dire che l’unico risultato vero su questo fronte lo ha ottenuto la mia Amministrazione presentando domanda per ottenere la riapertura dei tempi per la concessione del Bonus Idrico, un’opportunità per tante famiglie di Ercolano per ottenere una considerevole riduzione sulla spesa per la bolletta dell’acqua», così Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano.

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