Non si placa la protesta dipendenti del centro Plino di Ercolano, che temono per il loro futuro e soprattutto per il loro lavoro. Oltre quaranta lavoratori dell' azienda sanitaria convenzionata con la Regione giovedi mattina hanno fatto sentire le loro ragioni occupando la struttura, senza intralciare il lavoro.

Tra gli operatori dello storico centro diagnostico ercolanese serpeggia rabbia e molta preoccupazione: da quattro mesi non percepiscono gli stipendi. Ieri mattina i dipendenti sono tornati nuovamente a presidiare il centro per fa sentire le loro ragioni, in questi mesi più volte hanno posto l'accento sulla loro vertenza lavorativa senza ottenere risposta, dato sottolineato anche dal sindacato, come si evince dal comunicato diramato ieri mattina dalla Cgil. "Da  mesi siamo - si legge nella nota - costretti a scrivere alle Istituzioni in indirizzo chiedendo di costruire e  attivare tavoli tecnici e politici sulla drammaticità delle condizioni lavorative, assistenziali e di cura del settore della Sanità Accreditata. Oggi, alla scadenza di una CIG portata avanti per mesi e di dubbia provenienza, volevano negare l’accesso in servizio dei lavoratori, spedendo loro comunicazioni di “sospensione a tempo indefinito del rapporto di lavoro” e causando malori in alcuni dipendenti".

In attesa che la situazione migliori e che sia convocato un tavolo per discutere dalla situazione la Cgil ha lanciato un suo messaggio: "Nell’appellarci nuovamente alle Vostre responsabilità istituzionali e morali chiediamo un immediato intervento ed una immediata convocazione per porre fine ad abusi, trovare soluzioni condivise, salvare i livelli occupazionali e assistenziali su un territorio già devastato da tante altre problematiche.» Ieri nel tardo pomeriggio i manifestanti hanno fatto ritorno alle loro case, ma la protesta riprenderà lunedi mattina.

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Nota CGIL

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