Massima attenzione all'uso dei social e ai pericoli della rete. Ma, soprattutto, la necessità di un confronto in primis con i genitori che spesso non colgono segnali di sofferenza.

Se ne è discusso a Ercolano in un incontro del progetto 'A scuola di sicurezza, legalità, giustizia, ambiente' (coordinatrice e promotrice Eva Gable) che fino a venerdì 17 marzo chiama a raccolta alunni dell'Istituto Comprensivo 1° Rodinò e di altre scuole del territorio. "Chi è vittima o potenzialmente vittima di cyberbullismo deve ascoltare consigli di chi ha più esperienza di voi: insegnanti, genitori e anche la Polizia perché sappiate che noi siamo sempre disponibili ad aiutare chi si sente in pericolo e, se volete, potete utilizzare anche l'app YouPol" ha detto Massimiliano Mormone vice questore aggiunto della Polizia Postale di Napoli.

"Non fidatevi di sconosciuti qualora dovessero chiedere amicizia perché pc o social sono una maschera: non sapete chi ci sta dall'altro lato". Concetto ribadito da Emilia Galante Sorrentino, sostituto procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli "Una delle attività che faccio molto volentieri è parlare agli studenti, anche se dico che bisognerebbe parlare ai genitori perché molto spesso siamo noi genitori che abbiamo bisogno di imparare a conoscere gli strumenti per affrontare i pericoli che il web ci riserva".

Rivolgendosi agli alunni "Usate il web, ma fatelo con originalità sfruttando le vostre potenzialità, sogni e capacità e abilità. E fatelo nel rispetto degli altri". Velio Scarane, dirigente scolastico dell'I.C. Rodinò, ha detto: "I genitori in primo luogo dovrebbero essere coinvolti in questi incontri, in un faccia a faccia perché spesso non ne conoscono i rischi". Pasquale Incoronato sacerdote e presidente della Locanda di Emmaus, ha evidenziato: "Spesso noi adulti parliamo male con i più piccoli o non sappiamo farlo". All'incontro, introdotto dai saluti dell'assessore comunale Carmela Saulino, è intervenuto Nicola Perna presidente dell'associazione Carlo La Catena che ha ricordato il sacrificio di Carlo, vigile del fuoco che trovò la morte nella strage di via Palestro a Milano nel luglio 1993.

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