E’ stato ‘tradito’ dallo sciacquone guasto, il 51enne che ieri ha tentato di occultare diciannove dosi di cocaina infilando il braccio nel wc mentre era braccato dai carabinieri. La stessa droga che è poi risalita a galla poco dopo. In arresto sono finiti zio e nipote, Domenico Iacomino noto come ‘zio Mimì’ e Leonardo Iacomino alias ‘o lione’, entrambi responsabili del ‘droga shop’ scoperto in via Ortora dagli investigatori della tenenza di Ercolano. I militari si erano insospettiti per un anomalo andirivieni all’esterno di un basso. L’immobile era ‘blindato’ da ben tre cancelli. Il ‘momento clou’ è arrivato quando uno degli acquirenti ha sbadatamente lasciato aperto il primo ingresso, dando così la possibilità ai carabinieri di introdursi nel cortile.

A quel punto Leonardo Iacomino si è reso conto di quanto stava avvenendo e ha tentato di ostacolare l’accesso ai militari ponendosi davanti all’uscio. Pochi istanti dopo gli investigatori sono riusciti a entrare, dopo aver bloccato il 30enne, sorprendendo suo zio mentre scappava verso il bagno. Giunto lì, l’uomo ha inserito il braccio nel gabinetto, tentando così di liberarsi della droga. Un’operazione che pareva riuscita, dato che quando il maresciallo che lo inseguiva si è sporto per controllare, non c’era ormai più nulla: soltanto un istante dopo però sono ‘riemerse’ tutte le dosi di cocaina, recuperate in seguito dai carabinieri.

Nel locale – che serviva soltanto come punto vendita e di preparazione della droga – sono stati recuperati anche dei quantitativi di mannite, di ammoniaca e 140 grammi di una sostanza al vaglio dei reparti scientifici, oltre al materiale per il confezionamento. L’immobile è stato poi sottoposto a sequestro.
 

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