Ercolano non dimentica Salvatore Barbaro
Stamane la cerimonia per ricordare la vittima innocente di camorra
13-11-2021 | di Redazione
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La città di Ercolano ha ricordato Salvatore Barbaro, vittima innocente di camorra ucciso il 13 novembre 2009 perché scambiato dai killer per un affiliato al clan rivale solo perché aveva il suo stesso modello di automobile.
Oggi, nel corso di una cerimonia pubblica nella piazzetta a lui dedicata, familiari e rappresentanti delle istituzioni hanno voluto ricordare il sangue versato da un giovane innocente, del tutto estraneo a logiche criminali, garzone in salumeria con la passione per la musica deponendo un fascio di rose bianche e una corona di alloro accanto alla targa in suo nome, fatta erigere nel punto in cui trovò la morte.
''Oggi è una giornata importante e il sole che illumina quella targa che è un segno che Salvatore è vivo'' ha detto la sorella Agnese, con accanto la madre Giovanna e il fratello Mario. ''Salvatore purtroppo non tornerà più ma ci ha lasciato la voglia di andare avanti e combattere nella nostra Ercolano''.
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Dopo una preghiera comune tenuta dal sacerdote Andrea De Luca, Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano ha detto: ''Oggi ricordiamo la vittoria della parte sana della città contro la camorra. Ricordare una vittima innocente significa ricordare una città che non apparteneva ai cittadini di Ercolano e un passato che non tornerà più. Vogliamo affidare il futuro dei nostri figli al turismo, alla cultura e alla legalità. E queste cerimonie vogliono ricordare a tutta la città che il nostro futuro sarà diverso e migliore rispetto al passato''.
Il presidente dell'associazione antiracket FAI di Ercolano, Pasquale Del Prete: ''Una vittima innocente, purtroppo non una sola. C'è stato un lungo lavoro investigativo che ha fatto luce su tutta la vicenda e ha ristabilito la giustizia. La famiglia di Salvatore ha avuto giustizia perché c'è stata una mobilitazione generale per supportare la verità''. Del Prete ha rivolto un pensiero anche alle ultime due giovani vittime incensurate Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, uccisi a Ercolano la notte del 29 ottobre. Alla cerimonia presenti l'antiracket cittadina, coordinamento provinciale Libera Napoli, Radio Siani, Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto.
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