Cumuli di immondizia e carcasse di animali. Niente male come biglietto da visita di uno dei  siti turistici più famoso della Campania. Questo è lo scempio al quale assistono i molti turisti che ogni giorno attraversano via Palmieri per raggiungere il parco Nazionale del Vesuvio. C’è di tutto nel letto dell’ex lagno di via Palmieri, lo storico canale di scolo per le acque reflue costruito nel 1600 dai Borboni. L’opera, realizzata affinchè le acque si canalizzassero verso valle, oggi è solo una discarica a cielo aperto.

Materiale di vario genere viene costantemente abbandonato ai due lati della strada: lavatrici e televisori, accessori igienico-sanitari, carta e cartone, vetro e plastica, materiale di scarto di lavori edilizi; il tutto lascia pensare ad uno scarico abusivo da parte di qualche ditta costruttrice della zona. Uno scenario conosciuto da tutti e che degenera di giorno in giorno sotto gli occhi impotenti dei cittadini della periferia di Ercolano. “Ogni giorno apro la mia  finestra - dice la signora Anna, residente da più di 30 anni in via Palmieri - e mi ritrovo di fronte quest’orrenda immagine".

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