Le fiamme gialle hanno scoperto un complesso aziendale di circa 400 metri quadrati nella zona litoranea del comune di Ercolano che, anche se autorizzato alla detenzione, recupero e al riciclo dei rifiuti tessili, fino a un limite di 5 tonnellate, è risultato contenere oltre 17 tonnellate di indumenti usati e scarti di lavorazione, superando di tre volte il limite consentito.

Oltre 17 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi sequestrati e una denuncia: è il bilancio di un'operazione dei finanzieri della compagnia di Portici scattata nel Napoletano, alla luce delle indicazioni fornite dal prefetto di Napoli Michele di Bari in seno al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Nel capannone i finanzieri hanno constatato, tra l'altro, che non c'era un impianto antincendio, obbligatorio per contenere la notevole quantità di materiale infiammabile. Alla fine l'intero complesso aziendale, le tonnellate di rifiuti speciali trovati, le attrezzature e i macchinari sono stati sequestrati mentre la titolare della ditta individuale, una 56enne del posto, è stata denunciata per illecita gestione di rifiuti e per le violazioni in tema di certificazioni obbligatorie per la prevenzione incendi. 

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