Ercolano, scavi chiusi per mancanza di vigilanza
Osanna: “Già in campo una soluzione con il Ministro Franceschini”. Buonajuto: “Situazione da non ripetere più. Grave danno alla città”
06-07-2015 | di Raffaele Perrotta

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“La situazione è già all’attenzione del Ministro Dario Franceschini e si sta mettendo a punto una convezione Ales ad hoc per Ercolano”. Prova a stemperare gli animi e le polemiche il sovrintendente di Pompei, Ercolano e Stabia, Massimo Osanna, dopo l’improvvisa chiusura alle 13 degli scavi di Ercolano, dovuta alla mancanza di personale di vigilanza.
Stando alla nota diramata dalla soprintendenza, “i 5 turni sono coperti da 6/7 custodi per un’area vasta 4,5 ettari e dotata di 3 ingressi, da sottoporre a controllo. Questa situazione ci permette normalmente di garantire la tutela del monumento ma non l’ottimale pubblica fruizione, obbligandoci nel migliore dei casi ad un’apertura a rotazione delle più significative domus del sito. Oggi – conclude il messaggio – è bastato che un’unità si sia assentata improvvisamente per malattia, rendendo impossibile l’apertura del sito”.
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LA REAZIONE DI BUONAJUTO. “L’improvvisa chiusura dell’ingresso degli scavi danneggia enormemente il parco archeologico”, ha commentato il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto. “Negli ultimi anni – ha continuato il primo cittadino – è diventato una delle eccellenze nel panorama culturale italiano. Per questo motivo sono in contatto con la Soprintendenza per chiedere che già da domani la situazione torni alla normalità e che questi disagi vengano in futuro evitati, soprattutto – conclude Buonajuto – per non lasciare un’immagine negativa ai tanti turisti costretti a rinunciare alla visita del sito dopo aver effettuato un lungo viaggio”.
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