“Un modo concreto per evitare che i tanti cittadini onesti debbano continuare a pagare il costo della disonestà di pochi. Abbiamo bisogno di un cambio di paradigma, la politica deve tornare ad assolvere la sua funzione di migliorare lo stato presente delle cose. Per questo chiediamo di cambiare le procedure di riscossione delle tasse locali, mettendo la Tari nella bolletta elettrica e inviando a domicilio l'F24 per l'Imu” – è quanto dichiara Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e Vicepresidente nazionale dell’Anci, annunciando una mozione sostenuta da tutta la maggioranza consiliare e che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale.

La recente sentenza della Consulta, che ha bocciato la possibilità per i Comuni di restituire alcune anticipazioni di liquidità in 30 anni, rischia di mandare in default oltre 1.400 Enti Locali in tutta Italia. “Come Anci abbiamo denunciato questa situazione paradossale: in pratica i sindaci e i comuni italiani rischiano di pagare a caro prezzo l’aver applicato una legge che consentiva di spalmare le proprie anticipazioni di liquidità in un arco trentennale” – spiega Buonajuto.

“Quando si parla di tagli nei Comuni significa mettere a rischio i servizi essenziali già pesantemente danneggiati a seguito dei tagli di trasferimento agli enti. Tagliare spese vuol dire spegnere luci, non raccogliere i rifiuti, chiudere asili. E’ una situazione che non possiamo permetterci, ma non possiamo nemmeno continuare a rimandare il problema di generazione in generazione. Noi abbiamo una proposta: il disavanzo oggetto di quest'ultima querelle può abbastanza agevolmente essere coperto dallo Stato, con un impatto di poche centinaia di milioni di euro sul deficit annuale. Ma questo intervento può realizzarsi solo a condizione di riformare radicalmente le procedure di riscossione delle tasse locali” – continua il primo cittadino di Ercolano.

Da qui la proposta di inserire la Tari nella bolletta elettrica, come già avviene per il canone Rai, e inviare a domicilio l’F24 per l’Imu. Ma nella mozione consiliare si chiede anche di avviare una interlocuzione con i livelli istituzionali sovraordinati per introdurre ex lege la facoltà dei Comuni di prevedere il pagamento in bolletta della Tari e di avviare tutte le opportune procedure per consentire, anche mediante apposite convenzioni con l'Agenzia delle Entrate e con la Guardia di Finanza, di migliorare la capacità di riscossione del Comune di Ercolano.

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