Proseguono le polemiche per le scarcerazioni dei boss di camorra, mafia e 'ndrangheta. Questa mattina a Ercolano tre esponenti di spicco della criminalità organizzata sono tornati in libertà, in seguito al decreto anti-coronavirus

Si tratta di Vincenzo Lucio, condannato due volte all’ergastolo per omicidio, Mario Ascione, anch'egli con ergastolo per estorsione aggravata e Gennaro Dantese, fratello di Natale, figura di spicco del clan Ascione-Papale. Polemico il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: "Ercolano è stata città modello anti-camorra, ora si rischia di vanificare tutto e di insultare chi combatte contro la criminalità organizzata. Insistiamo nella nostra protesta popolare, i boss devono restare in carcere".

"Dal 2009 al 2017 i carabinieri di Torre del Greco ed Ercolano, assieme alla Dda, hanno arrestato ben 500 camorristi. La scarcerazione dei boss ora vanifica e rappresenta un insulto a chi ha combattuto, ed ancora combatte, contro la criminalità organizzata mettendo a rischio la propria vita - ha proseguito Borrelli -. Noi non ci ci stiamo, vogliamo e chiediamo che i camorristi ed i boss tornino e restino in carcere. La nostra terra è stata sin troppo martoriata ed ora deve affrontare le conseguenze dell’emergenza sanitaria, che sembra abbia portato benefici soltanto ai boss".

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"