Maxi operazione dei carabinieri a Ercolano, ventuno arresti per traffico di droga. Sgominati due gruppi criminali attivi in città, sotto sequestro hashish cocaina e crack.

Per delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, si comunica che i Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno eseguito una ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 21 persone (per 14 custodia in carcere, per 7 arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione a fini di spaccio di varie tipologie di droga.

In particolare, all’esito delle indagini, sarebbe emersa l’operatività di due gruppi associati, attivi nella zona di Ercolano e territori limitrofi, l’individuazione di varie piazze di spaccio e di plurimi episodi di cessione -anche giornalieri- di sostanze stupefacenti. Nel corso delle investigazioni erano arrestate in flagranza diverse persone nonché sequestrate varie tipologie di droga (hashish, cocaina, crack) e somme in contanti. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

E' stata una separazione coniugale a dare vita ai due gruppi di spacciatori. Si tratta del divorzio risalente al 2018 tra i coniugi Gaetano Asile e Luisa Vitiello, quest'ultima componente di un ceppo familiare conosciuto come "gli Spagnoli di Traversa Tironi di Moccia". Da quel momento i due gruppi di pusher si sono divisi la piazza di spaccio, senza pestarsi i piedi. Le due organizzazioni si erano organizzate in modo tale da operare a giorni alterni nella stessa piazza di spaccio, senza invasioni di campo: i pusher erano in servizio dalle 11 alle 2 di notte, organizzati in turni. In uno degli episodi documentati, un cliente si rivolge al pusher nel suo giorno di riposo e questi, senza approfittarne, lo rimanda ai colleghi dell'altro gruppo. Ovviamente per tenere sotto controllo il business erano state piazzate delle telecamere.

I ventuno arresti riguardano i gruppi Asile e Minuzzi-Scognamiglio: tra i 21 destinatari delle misure cautelari emesse dal gip su richiesta dalla DDA figurano ben 9 donne. E la "quota rosa" aumenta se si considerano gli indagati: su 80 le donne sono 30. Le indagini dei militari dell'arma hanno anche consentito di scoprire che si faceva un massivo dei minorenni, in particolare di due ragazzine, per il trasferimento della droga, chiamata in vari modi per non destare sospetti: scarpe, scarponi, bollette, magliette, impasto, camicia, pantalone, bustina di oki, regalino, pacchetti di sigarette, imbasciata, confetti, cornetti e cioccolato. E, infatti, sono numerosi gli episodi contestati dagli inquirenti in cui viene menzionata l'aggravante dell'induzione a commettere un reato un minore di anni 18. Particolare clamore negli investigatori ha destato una intercettazione in cui gli interlocutori, tra cui c'è il chimico del gruppo, si fa riferimento all'uso di ammoniaca per la produzione del crack. Tra gli spacciatori figura anche una coppia di fidanzatini: era la ragazza a custodire la droga, nel suo reggiseno. 

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