Erri De Luca: “Non devono esserci limiti alla parola contraria”
Lo scrittore presenta il suo ultimo libro nell’aula Giancarlo Siani della Procura di Torre Annunziata
30-04-2015 | di Raffaele Perrotta
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“La mia sorpresa ed il mio ringraziamento è per la presenza del Procuratore Generale che, posso fraintendere, sconfessa il lavoro di altri suoi colleghi, quelli della Procura di Torino”. Sono le parole rivolte ad Alessandro Pennasilico, Procuratore di Torre Annunziata, dallo scrittore Erri De Luca che ieri pomeriggio ha partecipato al dibattito ‘La parola contraria’.
Lo stesso titolo dell’ultimo libro di De Luca che “è l’atto di demolizione dell’accusa per cui sono incriminato”, dice. La Tav, quella tratta Torino-Lione che ha detto di “sabotare” e che gli è valsa il rinvio a giudizio per istigazione a delinquere, è al centro del suo intervento nell’aula Giancarlo Siani. “La Tav va sabotata – ribadisce – è una mia preghiera laica che faccio tutti i giorni. Si badi bene, sono favorevole all’alta velocità che è sempre meglio degli aerei, ma lo sono rispetto a quella giapponese, non a quella della Val di Susa che a confronto è una modesta accelerazione”.
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Sull’Italia non ha dubbi: “È un paese drogato dalle deroghe. Purtroppo, però, in questo caso non esistono quelle leggere”.
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