Il Tribunale Amministrativo della Campania ha annullato la delibera regionale che prevedeva l’istituzione di un nuovo indirizzo tecnico informatico e delle telecomunicazioni a Sant’Antonio Abate, riconoscendo l’irregolarità del procedimento. La decisione, arrivata il 10 marzo scorso, ha dato ragione all’ITI "Elia" di Castellammare di Stabia, che aveva impugnato il provvedimento evidenziando il rischio di dispersione dell’utenza e il conflitto con il proprio indirizzo già esistente.

La vicenda nasce dalla delibera di giunta regionale n. 753/2024, con cui è stato approvato l’aggiornamento del Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2025/2026. Su proposta della Città Metropolitana di Napoli (n. 237/2024), era stata prevista l’attivazione di un indirizzo tecnico informatico e telecomunicazioni presso il plesso di Sant’Antonio Abate, a beneficio dell’Istituto Superiore "Vitruvio Marco Pollione" di Castellammare di Stabia. Tuttavia, nel documento della Città Metropolitana non vi era alcuna menzione della sede distaccata abatese, rendendo la decisione della Regione priva di fondamento amministrativo.

Già a gennaio, l’ITI "Elia" aveva presentato un ricorso in autotutela per la revoca della delibera, contestandone la legittimità. La dirigente scolastica Giovanna Giordano ha sottolineato come l’istituzione del nuovo indirizzo non fosse stata formalmente proposta nei tempi e nelle modalità previste, impedendo alla scuola stabiese di opporsi e tutelare il proprio storico percorso di studi.

Il Tar ha quindi accolto il ricorso dell’ITI "Elia", annullando la delibera regionale e bloccando l’istituzione del nuovo indirizzo. La sentenza potrebbe avere ripercussioni non solo sull’Ufficio Scolastico Regionale, ma anche sulla stessa giunta della Regione Campania, chiamata ora a chiarire le responsabilità dell’errore amministrativo.

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