“La camorra non è solo un problema delle forze dell’ordine. Questa è una piaga che riguarda tutti e ognuno è chiamato a fare la sua parte. La comunità non può restare a guardare. Sporcatevi le mani, ribellatevi, combattete. Altrimenti saranno i camorristi e i loro figli ad occupare ogni spazio di questa città”.

A dichiararlo è Nicola Gratteri, Procuratore Capo di Napoli. Il magistrato ospite d’eccezione al Tribunale di Torre Annunziata per la consegna degli attestati alle nuove toghe che hanno concluso il tirocinio. La cerimonia si è svolta a pochi passi dal teatro dell’omicidio di Alfonso Fontana, pregiudicato stabiese giustiziato tra la folla. “In questo territorio c’è una Polizia Giudiziaria di primo livello, ma ovviamente non è sufficiente. Senza la collaborazione dei cittadini non può esserci un cambiamento – continua Gratteri - Arrestiamo e condanniamo i camorristi, ma ci sono figli e nipoti dietro l’angolo pronti a prendere il loro posto. Bisogna scendere in campo e smetterla di stare in disparte”.

La cerimonia di consegna si è svolta questo pomeriggio nell’aula Siani. Gratteri, invitato dal Presidente del Tribunale oplontino, Ernesto Aghina, ha ripercorso gli inizi della sua carriera. Tra i presenti anche Nunzio Fragliasso, Procuratore di Torre Annunziata. Nel corso dell’evento focus sulla complessa realtà della città. “Capisco la preoccupazione della comunità, ma anche sui recenti fatti di cronaca non si brancola nel buio – spiega Gratteri - Questo è un territorio di camorra e sul piano investigativo possiamo vantare eccellenze. La sinergia con la comunità è la chiave per cambiare il volto di Torre Annunziata".

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