Palloncini, una bandiera dell’Albania e decine di persone per salutare un’ultima volta Samuel Tafciu, il 18enne tragicamente morto a causa dell’esplosione della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio a Ercolano.

Al cimitero di Aversa, i suoi amici hanno indossato una maglietta con il volto del giovane. Grande compostezza nel corso delle esequie, alternato a pianti a dirotto di chi voleva bene a Samuel.

Per le gemelle 26enni Aurora e Sara ci sarà il rito cattolico lunedì prossimo alle 11 nella chiesa Collegiata Santa Maria delle Grazie di Marigliano. Il sindaco Peppe Jossa si è fatto carico dei funerali. Intanto vanno avanti le indagini, nelle scorse ore arrestato Pasquale Punzo, proprietario di fatto della fabbrica abusiva.

L’inchiesta. Si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee al gip per dire che in tutta questa vicenda lui non c’entra. Terminata a Napoli l’udienza di convalida del provvedimento di fermo emesso dalla Procura e notificato dai carabinieri di Ercolano al 38enne Pasquale Punzo, nell’ambito delle indagini sull’esplosione avvenuta nell’abitazione di via Patacca, trasformata in una fabbrica abusiva di fuochi di artificio illegali. I reati contestati sono quelli di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale e anche il reato di caporalato.

Il 38enne si è dichiarato totalmente estraneo all’intera vicenda, negando tutte le accuse che gli sono state rivolte dai familiari delle vittime quando sono stati ascoltati dai magistrati. Secondo i racconti della madre delle gemelle, delle altre due sorelle delle vittime e dei parenti del giovane albanese, era Punzo a gestire la fabbrica abusiva, andando a prendere a casa i tre per portarli nella baracca di contrada Patacca per poi riportarli a casa la sera.

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