E’ un momento chiave, siamo tutti sotto esame”. Notte prima degli esami per Carlo Ancelotti e il suo Napoli, in vista della prossima sfida di Europa League contro lo Zurigo. Tre mesi importanti, quelli in cui il Napoli sta entrando: il momento chiave della stagione, dove serve uno sforzo supplementare perché ogni partita inizia a pesare nell’economia della stagione.

I VOTI DI ANCELOTTI.  "Ci si gioca di più soprattutto in Europa - ha spiegato il tecnico - dove siamo al dentro o fuori. Se fai male una partita non ci puoi pensare più avanti, e noi ci vogliamo pensare fino alla fine. Al momento porgo un 7 alla squadra, ma ricordo che alla fine non si rimanda, ci sono solo promossi o bocciati".

POCA AFFLUENZA AL “SAN PAOLO”. Anche per questa sfida europea, lo stadio resterà semivuoto o almeno ben lontano dagli standard a cui il Napoli era abituato. “Ognuno decide se venire o meno allo stadio – ha continuato Carlo Ancelotti -. Noi ci mettiamo impegno e volontà per portare la gente al San Paolo, questo è stato apprezzato da chi è venuto contro il Torino, al di là del pari. Domani vale la pena di venire perché giochiamo un buon calcio e perché abbiamo voglia di fare qualche gol. Vogliamo passare il turno e giocare una buona partita, il risultato dell'andata ci conforta ma per evitare sorprese serve una partita di alto livello".

LA FORMAZIONE. Il tecnico azzurro sulla formazione ha anticipato che "qualche rotazione ci sarà - ha detto - perché le ultime due gare hanno portato un dispendio fisico notevole, quindi qualche giocatore fresco lo metto. Ad esempio Chiriches, gioca dall'inizio".

LA SCARSA CONFIDENZA CON IL GOL. Troppe le tre gare terminate sullo 0-0 nelle ultime cinque partite. Se da un lato la difesa sta soddisfacendo le aspettative, dall’altro gli attaccanti hanno avuto un calo nella finalizzazione, nonostante il loro buon contributo sulla pressione difensiva. Ancelotti sembra non preoccuparsi più di tanto e segna la rotta da seguire: “E' un momento di difficoltà per gli attaccanti ma se ne esce con precisione, serenità e lucidità. I nostri attaccanti hanno la capacità di gestire questi momenti a livello individuale, si sa che ci sono momenti in cui tutto fila per il verso sbagliato. C'è stato quest'anno un periodo in cui Milik era in difficoltà ma allora Mertens andava meglio. Ora bisogna essere tutti focalizzati perché abbiamo avuto problemi nelle ultime gare nel mettere l'ultima palla, nel fare i movimenti. Mi aspetterei anche qualche gol in più da centrocampisti, qualche cross in più da esterni, qualche movimento in anticipo da attaccanti".

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