Guai con il fisco per Ciro Immobile. Il capitano della Lazio è stato condannato in Cassazione per evasione fiscale. Nel mirino dei magistrati è finito il passaggio del centravanti dalla Juventus al Genoa nell'estate del 2012. L’attaccante di Torre Annunziata, attualmente capitano della Lazio, secondo i giudici (che si sono basati sulle indagini della Guardia di Finanza) non avrebbe pagato l’Irpef relativa al compenso del suo “manager”, Alessandro Moggi, che in quella trattativa ha avuto un doppio ruolo: consulente di mercato del club ligure e – per l’appunto – manager del calciatore.

Era l’estate del 2012. Ciro Immobile aveva 22 anni e proprio in quel periodo arrivò il suo trasferimento: dalla Juventus (dove non era riuscito a imporsi, anche per la sua giovane età) al Genoa. Un’operazione di calciomercato che ha dato il via a una carriera superba: in maglia rossoblù5 reti, prima del ritorno a Torino (sponda granata) dove divenne il grande protagonista con stagioni memorabili e il primo titolo di capocannoniere sotto la guida di Ventura. Poi l’avventura, poco fortunata, all’estero al Borussia Dortmund e al Siviglia), prima di tornare in patria con il Torino. Ma la sua vera ascesa è arrivata indossando i colori biancocelesti della Lazio, realizzando (finora) oltre 150 gol.

Una carriera da grande attaccante, macchiata da questa condanna della Corte di Cassazione. Perché proprio il suo passaggio dalla Juventus al Genoa ha provocato quel mancato versamento Irpef nell’estate del 2012. Con questa condanna, ora Immobile dovrà risarcire lo Stato per quell’Irpef mai pagata.

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