E’ Valentino Gionta Junior l’erede designato per riprendere il comando del clan a Torre Annunziata. Il figlio di Aldo, il boss poeta, è attualmente detenuto al 41 bis, ma la sua scarcerazione non pare lontana. Su di lui pende già una condanna per associazione mafiosa e un’altra a quattro anni per estorsioni al Polo Nautico.

Malgrado il suo stato detentivo, secondo gli inquirenti, è legato alla frangia sanguinaria dei Gionta capace di decretare ed eseguire delitti efferati per riprendersi il comando del clan.

Ma all’interno dei Gionta, proprio per questa ragione si sono creati dei veri e propri dissidi. A confermarlo è anche un’intercettazione sul telefono di Teresa Gionta. La figlia del superboss Valentino è sposata con Giuseppe Carpentieri, che ha preso il posto di reggente del clan. Vicino a loro ci sono anche Valentino Gionta, figlio di Ernesto uomo di fiducia del capo storico, e Alfredo Della Grotta, figlio di Raffaele alias ‘Uappone. Ruolo di rilievo anche per Salvatore Palumbo, alias ‘o maccato, che doveva provvedere alla recluta di nuove forze.

La Gionta, come emerso dall’ordinanza firmata dal gip Fiorentino, si è lamentata più volte della gestione dei vitalizi da parte di Aldo Gionta e del figlio. Quest’ultimo è ritenuto, per discendenza, l’erede naturale della cosca di Torre Annunziata.

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