"La sviluppo della fascia costiera come viatico per creare indotto e lavoro". Così la democrat Teresa Armato, candidata alla Camera nel collegio uninominale di Torre del Greco per il centrosinistra, ex senatrice per il Partito Democratico.

Da cosa partire?

"Sicuramente dalle infrastrutture. La fascia costiera può sperimentare e beneficiare di un vero sviluppo solo se si procede a un cambiamento radicale come quello proposto dal Grande Progetto Pompei,  con la richiesta di fondi per la ricollocazione della linea ferroviaria da Portici a Pompei".

In ambito lavoro crede siano stati raggiunti buoni risultati dal Governo? 

"In questi anni abbiamo migliorato in modo straordinario la quantità dei lavori, ci occuperemo di valorizzarne ancora di più la qualità: nel nostro territorio, ad esempio, c'è ancora tantissimo da fare per promuovere le bellezze con strategie di marketing nel lungo periodo e, per questo, i talenti sono fondamentali".

Oltre ai grandi numeri di Pompei ed Ercolano, com'è possibile tradurre in ricchezza e dunque occupazione le tante bellezze dei nostri territori? 

"Pensando a Torre Annunziata, credo che accanto al recupero della cantieristica, vadano utilizzate al meglio le risorse culturali della città. Da vicepresidente di Scabec, ho lavorato per consentire le aperture notturne della Villa Poppea che hanno registrato un eccezionale gradimento da parte dei tanti visitatori. Il recupero di strutture dall’alto valore storico e architettonico come lo Spolettificio e la Reale Fabbrica d’Armi può funzionalmente proporsi in chiave strumentale al primo macro-intervento, perché in grado di favorire l’emergere dell’ospitalità diffusa che oggi tende a sorgere spontaneamente, senza incentivi e senza sostegno. L’ospitalità diffusa è in grado di generare positive ricadute sul reddito delle famiglie, sul commercio di prossimità, sulla rigenerazione urbana".

Su Torre del Greco?

"Nel progetto di sviluppo del territorio in chiave turistica, Torre del Greco può e deve ricoprire un ruolo fondamentale. Pur non avendo sul proprio territorio attrattori come i principali parchi archeologici, ha da valorizzare a pieno la sua posizione strategica al centro del Golfo di Napoli. Ciò è possibile, non solo attraverso la riqualificazione dell’area portuale, ma anche mediante la valorizzazione della sua costa. Un incremento del turismo favorirebbe anche il recupero delle tradizioni artigiane e degli insediamenti produttivi del settore orafo e del corallo. Mi rendo conto che questo potrebbe essere il programma di un sindaco, ma io mi candido ad essere la rappresentante di questo territorio in una filiera istituzionale che va dai Comuni al Parlamento e questa macchina funzionerà solo se tutti gli attori conoscono le esigenze e le potenzialità delle singole città".

Sarà comunque importante fare sistema ed operare coniugando il turismo ad altri settori.

"Senz'altro. In particolare nei comuni del Vesuviano, ad esempio Trecase, Boscoreale e Boscotrecase, si può contare su una serie di tipicità che possono proporre il nostro territorio nel circuito delle eccellenze enogastronomiche ed essere da incentivo anche per il turismo. Per riuscire in questo occorre innanzitutto lavorare sulla tutela dell’ecosistema del Vesuvio. Con la collaborazione tra Governo ed Ente Parco, si è riusciti ad ottenere presidi permanenti dei Vigili del Fuoco nelle stagioni calde, di cui uno in particolare proprio ad Ercolano". 

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